nello di Francesco Talpino; ma la Gloria si vede danneggiata dal tempo. Ne segue al terzo una Tavola con S. Giuliano ec. che ha qualche maniera di stima, e l’Autore n’è Giuseppe Cesario, che si è sottoscritto coll’anno 1664. All’Altare appresso vedesi l’Assunzione di Maria Vergine, Opera di antico e incognito Artefice, ma stimata da’ nostri Scrittori, e con assai diligenza e finimento esequita. Il S. Alò dipinto in legno al seguente Altare fra i SS. Bonaventura, e Antonio Abate, con sopra il Redentore sedente alla foggia di quello che è nella Tavolina dell’Altare di Ognissanti in S. Maria Maggiore, è antica e non indegna Pittura fatta nel 1525. che vi si trova scritto senza il nome dell’Autore. Il S. Girolamo a fresco ne’ lati, e il S. Agostino dirincontro, come pure gli Ovati corrispondenti sopra, sono antiche e pregiate Pitture, di lunga mano superiori a quelle della volta. Il Crocifisso dipinto all’Altare contiguo con un S. Martire a destra, e S. Rocco a sinistra, è di mano di Luca Bernardo Sanzi, nel 1707. I SS. Carlo, e Girolamo laterali, sono essi pure modernamente dipinti da risoluto e grandioso pennello. Quivi pure sono osservabili alcune Iscrizioni e Monumenti ragguardevoli dell’antichissima e nobil Famiglia de’ Conti Vertova. All’ultima Cappella havvi un Salvatore scolpito in legno messo a oro, e contornato da cinque Quadretti, ovvero Partimenti dorati; nel mezzo de’ quali è dipinta la Vergine sedente col Bambino, e dai lati S. Barnaba, e S. Vincenzo, e sotto a questi S. Agostino, e S. Monica: Opera antica d’incognito Autore; ma degna di essere osservata. Più conside-