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na ben intesa Vergine col Divin Infante in braccio, e incoronata da due Angioletti, con sotto i SS. Pietro a destra, e Paolo a sinistra, Opera dell’Olmo seniore. I Freschi che si veggono esteriormente sopra gli archi delle dette tre Cappelle, se non sono di Lorenzo Lotto, sono almeno di Autore di stima. Sulla Porta al di dentro sta appeso un Quadro col Cenacolo di Cristo, e un altro corrispondente dall’altra parte, dell’Adultera davanti al Signore, ambedue di mano di Antonio Cifrondi. Il S. Cristoforone vicino, che tiene tutta la testata della Chiesa, non ha altro merito che d’esser grande. Ha questa Chiesa un antichissimo Scurolo da non ommettersi, a cui si discende per due scale poste nella Chiesa superiore; e sono in esso quattro Altari in varj siti disposti, benchè in uno solamente si celebri, al quale avvi un Quadro di S. Antonio di Padova; ed è situato nella nave maggiore di cotesto sotterraneo Tempio. Da quì partendo, e calando giù a man dritta nella strada maestra, si vede in faccia la poco distante Chiesa di

S. AGOSTINO.


XXVII.


G

Ià picciola nella sua prima erezione, avvenuta l’anno 1290. sotto il Vescovo Bongo nostro Pastore, indi restaurata nel 1347. ovvero 49. e consagrata a SS. Filippo, Giacomo, ed Agostino; poscia nel 1441. dall’introdotta Famiglia degli Eremitani Osservanti, che di presente la ufiziano, rin-