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S. MICHELE AL POZZO BIANCO.


XXVI.


D

Ove sono tre Altari. La Tribuna maggiore è tutta intorno ornata di Fatti della Sacra Scrittura, e di altre manifatture a fresco di mano di Pittori antichi, ma valenti per que’ tempi. Un pregiato e vaghissimo Quadro a olio di Francesco Bassano orna l’Altare della Cappella, che è dalla parte del Vangelo, rappresentante l’Assunta al Cielo di M. V. e sotto i Santi Gio. Batista, Giuseppe, Giorgio, e Donino, con un povero morsicato da un Cane. Le pareti ancora di quella Cappella sono fregiate di bei Freschi. Nel lato destro evvi la Natività del Signore; nel sinistro l’Adorazione de’ Magi. Nella testata al di quà e al di là dell’Altare sonovi delle buone Pitture, e massime in cornu Epistolæ, una molto bella Vergine col Bambino. V’ha chi crede che cotali Freschi sieno dell’Averara: ma se sono di alcuno di quella famosa Casa de’ Pittori, certamente non voglionsi ascrivere nè a Gio. Batista, nè a Cristoforo, che ambedue tennero una maniera diversa dai Freschi suddetti. Il Dio Padre con Angeli dipinto nel Catino, egli certamente è del Lotto: di cui pure è il Cristo ascendente al Cielo, espresso con molto studio e bellezza nel Catino della corrispondente Cappella, a riserva dei quattro Dottori, che sono dipinti negli angoli; i quali tuttavia sono di buona mano.

All’Altare di questa medesima Cappella mirasi u-