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belle cose. L’Altare corrispondente è ornato della Natività di Gesù Bambino, operata dal sublime pennello di Gio. Paolo Cavagna; in cui sì il nato Pargoletto, che la Vergine Madre, e il S. Giuseppe colla faccia rivolta al Cielo, meritano un singolar panegirico.

La SS. Annunciata divisa in due Quadri, appesi al di sopra dei nominati due Altari laterali, è buona Pittura; ma non la crederei del Carpioni, il quale è assai più fiacco di tinta: anzi il piano su cui posa l’Angelo, è di una maniera al tutto diversa dal paese che si scorge nella parte superiore. Gli altri gran Quadri lungo la Chiesa contornati da Stucchi; quegli a destra sono teneri e morvidi di qualsisia Autor sieno, ma piuttosto confusi, e mal degradati di tinta: gli opposti sono di pennello diverso, alquanto per verità secchi, ma meglio distribuiti, e coloriti. I Dipinti a olio nella Soffitta sono una maraviglia da vedere, sì per l’Arte del sottoinsu, colla quale sono condotti, sì per la vaghezza e nobiltà de’ colori, con cui sono dipinti. Autore ne fu Alessandro Varottari, detto il Padovanino. Ripigliando il cammino, e scendendo alquanto, si vede dipinta in muro nella Facciata di una Casa che è a sinistra, fra altri Soggetti singolari, la vera Effigie di Bartolommeo Colleoni, con a’ fianchi le Armi gentilizie della sua illustre Famiglia: e dopo picciol tratto di strada si trova in capo a una breve salita, l’antica Chiesa Parrocchiale, fondata similmente da Carlo Magno, e da Turpino Arcivescovo di Rems, che con seco avea, solennemente consagrata l’anno 801. detta.