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Spicca nella Tribuna maggiore una perfetta e nobile Tavola del Talpino, in cui è rappresentata S. Grata con S. Benedetto, e altri Santi, e sopra una bellissima gloria di Angeli. Il San Mauro al primo Altare dalla mano opposta, espresso in atto di risanare alcuni Storpj; come anche i laterali sono di mano di Marco Olmo; il quale avendo voluto ringentilire la sua maniera, è qui riuscito alquanto debole e fiacco. La B. V. col Puttino, e Santi all’Altare che seguita, è fattura pregiatissima di Gio. Paolo Cavagna: e i quindici Misterj a fresco in picciole Medaglie che sono intorno alla Cappella si giudicano di mano del di lui Figliuolo Francesco. All’ultimo Altare mirasi un’Opera di Filippo Abbiati degna di lode, in cui figurò Maria Vergine col Bambino, e sotto alcuni Santi. Delle tre Medaglie a fresco nella volta della Chiesa la Traslazione dell’estinta Santa Grata di un sottoinsù rigoroso, che mirabilmente diletta, è Opera di Gio. Paolo, e di Gio. Batista Recchi di Como; le altre due di Federico Ferrari. I Freschi della Cappella maggiore sono similmente pregievoli, senza esserci noto il pennello. Seguitando la via si trova a man destra il Collegio delle Sig. Sig. Dismesse, e quinci dalla medesima parte un viottolo, per cui si sale a un bel piano parimenti a destra, in testa al quale è la votiva Chiesa della Città, detta