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gli animi loro la Cristiana armonìa e la pace. Risalendo alla Piazza si vede di fronte il

PALAZZO DEL PODESTÀ


VII.


I

di cui Freschi, che si ammirano esteriormente sopra gli occhi che danno il lume a quella Sala, che fa angolo colla Via di Corsarola, rappresentanti la B. V. col leggiadro e bazzotto Puttino in seno, e alquanto più sotto i SS. Vincenzo a destra, e Alessandro Martire alla sinistra, sono di mano di Gio. Paolo Cavagna; non altrimenti che la maestosa Giustizia sedente colle bilancie in mano, e un’altra, o l’istessa Virtù in piedi, effigiate sulle pareti d’esso Palazzo dirincontro al Vescovado.

Le altre Pitture a fresco, e le Virtù che tengono le Armi de’ Podestà di que’ tempi, nell’esteriori pareti di quelle Stanze, che dall’antidetta Sala sì stendono lungo la Piazza, sono degne operazioni di Gio. Batista Bascheni d’Averara; Autore ancora de’ Freschi che ornano le interne ed esterne pareti della Sala del Collegio de’ Giuristi, e di quelle Storiette nel fregio della Sala che abbiamo nominata del Palazzo Pretorio; la di cui soffitta è adorna di stimatissime Pitture a olio di Francesco da Ponte, detto il Bassano. Vicina a questo Palazzo è la Chiesa Parrocchiale di