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primo Altare, entrando a man destra, una superba Tavola di Andrea Previtali nostro Concittadino e Discepolo di Giovanni Bellino, dipinta l’anno 1524. con impareggiabile maestrìa. In essa è rappresentato S. Benedetto, Titolare dell’Altare, sedente fra S. Bonaventura che è in piedi alla destra, e un S. Vescovo alla sinistra, verso cui sta rivolto il S. Patriarca in atto di favellargli. Per lode dì quello valente Pittore basti il sapere, che le sue Opere si scambiano con quelle del suo Maestro; e che una Nunciata da lui dipinta in Ceneda era l’ammirazione di Tiziano.
L’Altare che seguita è fregiato di una Tavola in ogni sua parte ammiranda e perfetta. Vi si vede effigiato il Crocifisso fra due Angeli, e sotto la Vergine addolorata con li SS. Giovanni, Carlo, ec. Autore n’è Giampaolo Cavagna di Bergamo, Pittore taciuto dal Ridolfi, ma abbastanza noto per le sue assaissime Opere dentro e fuori della Patria con somma eleganza, correzione, e naturalezza condotte. Fu Discepolo di Gio. Battista Moroni, e fu Superiore al Maestro a detta del Muzio suo contemporaneo: e fu Discepolo ancora di Cristoforo Bascheni d’Averara, cui parimenti superò.1 Esiste la Scrittura del contratto per la Scuola fra il di lui Padre, e il mentovato Cristoforo nell’Archivio delle M. M. Cappuccine. Morì questo Valentuomo nel 1626. e fu sepolto alle Grazie.
Il contiguo Altare è dedicato al B. Gregorio Bar-
- ↑ Il Nob. Sig. Co. Jacopo Asperti, siccome vigilantissimo Sindaco delle R. R. M. M. Cappuccine, ha avuta occasione di leggere cotal Contratto; e ne ha comunicata la notizia all’Autore.