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ra1 Giuseppe Belli, nostro Concittadino, che fiorì verso la metà del sestodecimo secolo: il quale se non ha l’eleganza e la perfezione de’ nostri principali Pittori, non è loro al di sotto nella forza e franchezza dell’operare; e nella figura del San Pietro ha fatto spiccare una verace e maestosa espressione, che a ciascuno assai piace. Vedute quelle due Tavole ci ricondurremo in Borgo Palazzo per la medesima via per cui siam venuti, e proseguiremo il cammino sino al Ponte della Morla; dove v’ha una Fatura del Sanzi nella Statua del San Giovanni Nepomuceno, innalzata per lascito del pio e valoroso Cavaliere Co. Girolamo Albani T. Maresciallo Cesareo; donde scesi, e volgendo a sinistra lungo il fiume, troveremo un altro Ponte, per cui si va alla divota e polita Chiesa de’ P.P.

CAPPUCCINI.


LXXIX.


F

Atta erigere da Carlo Magno l’anno 801. a onore del glorioso Martire S. Alessandro, e donata ai Cappuccini nel 1531. che in più ampia forma la riedificarono, fattane la Consagrazione da Federico I. Cornaro Vescovo l’anno 1572. sotto

  1. Di mano di questo virtuoso Pittore conservasi in Casa Belli il Ritratto al naturale del Prete D. Gaspero Alberti Musico sedente e vestito di una zimarra bigia, colla beretta triangolare in testa, gli occhiali nella sinistra, e una carta di canto nella man destra, con quelle parole: Naturalis Effigies Musici presbuteri Gasparis de Albertis; e le seguenti: Joseph. de Bellis, die V. Septemb. MDXLVII.