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la Vergine che regge sulle ginocchia il Crocifisso suo Figliuolo, ec. è Pittura di mano ignota, non troppo per verità esatta ne’ dintorni, ma di sorte e lodevole impasto. Prima di uscir di Chiesa osserveremo nella parete ch’è di fronte all’Altar principale la Lapida Sepolcrale con l’elogio in sei versi latini, e le Arme della Famiglia di Alberico Rosciate, nostro Cittadino, Giurista e Scrittore celebratissimo, chiamato, ed a ragione, come racconta il Muzio, l’Oracolo dell’una, e l’altra Legge, quivi sepolto l’anno 1354. avendo legato da dispensare annualmente ai Poveri una ragguardevol limosina: qual obbligo dagli Eredi passato nella Misericordia, viene da quello Pio Luogo puntualmente adempito. Dirimpetto a quella Chiesa avvene un’altra poco distante e di gran divozione, detta della

MADONNA.


LXXIV.


E

Retta nel 1605. essendo Vescovo della Patria Giovambatista Milani che benedì la prima pietra, poi riedificata con disegno del Cav. Cosimo Fanzago, e ornata di una superba Loggia di ordine Corintio in pietra viva, che ricorre esteriormente per tutto il lato Settentrionale, e per una porzione della Facciata che guarda Ponente; e finalmente abbellita non ha guari di Pitture a fresco nelle pareti, e di una finta Cupola, che veduta dal punto inganna l’occhio.