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del Maestro, il famoso Piazzetta. Il gran Quadro appeso interiormente sopra la Porta sembra nobile ed elegante composizione del Talpino: ma per l’altezza del sito mal si può accorgere, se veramente sia suo, o di alcuno de’ di lui Figliuoli, assistiti dal Padre in quest’Opera. Proseguendo il viaggio, poi voltando a mano manca, dopo poco tratto di strada si arriva al Monastero de’
CELESTINI.
LXXIII.
Ondato insieme colla Chiesa, dedicata a San Niccolò da Guilelmo Cardinale de’ Lunghi, ora, secondo l’opinione de’ nostri Scrittori, detti Alessandri, l’anno 1311. in cui ancora fu fatta la consagrazione della Chiesa medesima da Cipriano de’ Lunghi, Vescovo di Bergamo alla presenza del nominato Cardinale di lui Zio. Della fondazione del prefato Monastero, del Cardinale benefattore, e dell’anno v’ha la Memoria in pietra nel muro laterale, che è allato alla Porta del Monastero medesimo. La Chiesa nella sua mediocre capacità è assai maestosa. Tre sono gli Altari, e questi costrutti di fini marmi con bella simmetrìa disposti; e massimamente i due delle Cappelle sfondate, che fiancheggiano la Tribuna maggiore; osservandosi nel paliotto di quello, che è dalla banda dell’Epistola, un Bassorilievo in marmo di Massa con un picciolo Cristo steso per terra di una squisita musculatura; e nel dirimpetto un altro simile di una