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sostenuto entro un lenzuolo il sacro Tronco del glorioso Martire S. Alessandro, con più altre Figure intorno saggiamente impiegate, e ben mosse. L’ammirabile Tavola dell’Assunzione di Nostra Signora, situata all’Altare della Cappella che fa Crociata, si tiene per Opera di Jacopo Bassano. Questo Quadro era in più luoghi malmenato dal tempo; ma ristorato da pennello diligente ed attento, coll’assistenza del Sig. Co. Giacomo Carrara, fu da esso Sig. Conte donato alla Chiesa. Il Sant’Antonio Abate, dipinto all’Altare che segue, non è dello stile del Talpino, come v’ha chi pensa, e nemmeno di alcuno de’ suoi Figliuoli, i quali si attennero alla maniera del Padre; contuttocciò egli è un Quadro divoto, e da doversi conservare. Di finissimo gusto è al contiguo Altare la Tavola del Ricci, in cui rappresentò San Gregorio, che inginocchiato accanto a S. Girolamo e appiè della Vergine col Bambino sulle nubi, sta pregando per l’Anime purganti, mentre alcune di loro sono dagli Angeli portate alla gloria: Quadro ove le bell’arie di teste, la mossa leggiadra, e la vaga e nobil tinta degli Angeli e dell’Anime sollevate all’Empireo, formano un contrapposto mirabile col forte colorito, e col tocco franco e risoluto, con cui dentro ai più aggiustati contorni sono espressi e il Santo Pontefice, e il Penitente Girolamo. Il ben disegnato S. Giobbe del Rotari, e il Giuda Macabeo egregiamente colorito dal Cignaroli, che sono dai lati, non reggono al confronto del Dipinto del Ricci, e sembran languire. Impiegò all’ultimo Altare la