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sì nelle carnagioni, che ne’ vestiti. Da dove tornando indietro entreremo nella Chiesa di
SAN BERNARDINO.
LXIV.
He fa angolo colla strada maestra per cui si sale a quella di S. Alessandro della Croce; e che fu da nostri Antenati fabbricata alla grata memoria di esso San Bernardino, benemeritissimo della nostra Città e Distretto, per le molte sue spirituali fatiche: la qual poscia fu consagrata dal Vescovo Milani l’anno 1593. Al primo Altare che è a destra dell’ingresso per la Porta principale, la B. V. sedente col Bambino in braccio fra i SS. Onofrio, e Antonio di Padova, dipinta in muro a fresco sullo stile di Gio. Bellino, si tiene per insigne Pittura del Previtali. Gli Angioletti, che Raffaellizzano ne’ tre Ovati della volta, sono di Enea Salmezza, detto il Talpino. La Tavola in fondo d’oro, che si vede al contiguo Altare, contenente Santa Appollonia in mezzo a’ SS. Lorenzo Martire, e Difendente in abito militare, è fattura assai antica, e per que’ tempi non ispregievole.
La SS. Annunziata, divisa in due Quadri lateralmente appesi all’arco dell’Altar principale, uscì dal robusto pennello di Paolo Cavagna: non altrimenti che l’ammirabile San Bernardino, Quadro appeso nel Presbiterio dalla banda del Vangelo, e l’egualmente maraviglioso Sant’Antonio di Padova dalla opposta parte. La Tavola poi dell’Altar prin-