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un’antica e stimabil Pittura, esprimente il Santo Titolare che battezza il Redentore nel Giordano. E proseguendo per la detta via di San Giovanni, s’incontra dalla medesima mano il Conservatorio, e la Chiesa delle Vergini
ORFANE.
LXII.
Ella qual Chiesa è da considerare la Tavola dell’Altare sì per esser Opera di Paolo Cavagna, sì massimamente per aver voluto l’Autore ringentilire i dintorni, e il colorito nella B. V. col Puttino seduta e coronata da due Angioletti, nelle SS. Orsola, e Caterina nel piano, e nelle quattro Orfanelle inginocchiate e volte alla Vergine: i di cui veli in testa, e le vesti sono con tale aggiustatezza condotte, che è una maraviglia a vedere. Lateralmente all’Altare il prefato insigne Maestro riassumendo la nerboruta sua tinta, e la consueta energìa de’ contorni, espresse in due Quadri i SS. Carlo e Girolamo Miani a mezza vita, e al naturale, per quanto se ne può giudicare. Seguita in poca distanza, e dalla medesima banda, il Pio Luogo colla Chiesetta delle