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gine, e la Visita a Santa Lisabetta, Quadri laterali all’Altare della seguente Cappella, sono fatiche pregievoli di Pietro Rotati: siccome ancora i laterali della contigua Cappella di Sant’Ubaldo; in uno de’ quali rappresentò la liberazione della Spiritata, nell’altro quella di un miserabile Innocente condannato a morte. Nella Natività del Signore, che è all’ultimo Altare, effigiata dall’Olmo juniore, vi traluce qualche raggio della soavità Pittoresca di Gio. Gioseffo dal Sole di lui Maestro. Del medesimo Autore è la laterale Apparizione dell’Angelo ai Pastori, e la Comparsa della Stella ai Magi: ma le figure di questi due laterali sono un poco troppo caricate, e spezialmente quelle de’ Pastori. I Quadri appesi per la Chiesa, e quello che è nella testata della nave sopra l’arco del Presbiterio, sono pitture del sopraddetto Cifrondi, i più gagliarde di colorito di quelle del Coro, e meno sbrigative. Avvene dell’istesso Autore anche nella Sagrestìa. I due puttini dipinti a fresco sopra la porta dell’andito che mette nella Foresterìa del Monastero, e che sotto di una Colomba imbrandiscono alcune fettucce, si giudicano del Lotto: di cui parimenti tiensi che sia il fregio della Sala dell’accennata Foresterìa comporto a chiaroscuro di bei puttini, fogliami, ed arpiette gentilmente intrecciate; come altresì i sovrapposti quattordici ripartimenti coi fatti di Sant’Agostino, coloriti a gialla terra: a cui non corrisponde in bellezza il Salvatore dipinto nella volta fra quattro Angioletti da mano diversa. Dirincontro a questo Tempio è l’antica Chiesa della