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effigie del prefato Alberico in mezzo rilievo, e dall’altra l’Arme della Famiglia, con in mezzo una onorevole iscrizione ristretta in quattro latini versi di carattere Gotico. In capo all’opposta Loggia v’ha una Pittura a fresco di antico e buon pennello, ove è espressa Maria Vergine, e San Domenico in atto di supplicare il Salvatore armato di saette, perchè sospenda il vibrarle, e si plachi. Dall’esservi dipinto il S. Domenico si crede probabilmente fatta tal’Opera dopo l’introduzione de’ Dominicani in quello Convento, che fu nel 1571. Nella contigua Sala della SS. Inquisizione i Freschi, che si veggono ne’ quattro lati, si ascrivono al Lotto: ma sono stati più di una fiata ritoccati, per aver patito, e massime il San Girolamo penitente. Nella stanza che è davanti al Refettorio, si vede a mano destra dell’ingresso un Quadro appeso al muro laterale, maestrevolmente condotto da Gio. Paolo Cavagna. Rappresentasi in esso la Beatissima Vergine col Divin Figliuolo in braccio, che porge colla destra il Santissimo Rosario a San Domenico, genuflesso in atto assai divoto insieme e pittoresco. Egli è peccato che questa Pittura sia non poco pregiudicata dall’umido. Il rigoroso sottoinsù del Martirio di S. Caterina nella maestosa scala del Convento, il Quadrone del Papa co’ Cardinali, e quello che rappresenta lo Scorticamento di S. Bartolommeo, sono degne operazioni del franco e spedito Cifrondi. Il Quadro di M. V. dipinta col sen pregnante, e in atto di leggere che è in testa al Dormentorio, è cosa bella e divota, e dicesi tratta dall’Originale di Sassoferrato. Questo Dormentorio è a volta e assai