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56 3-4 APBILE 1637. [3467-3468]

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ALESSANDRO NINCI a [GALILEO in Arcetri]. S. Maria a Campolì, 3 aprile 1637. Bibl. Naz. Fir. Appendice ai Mss. Gal., Filza Favaro A, car. 150. — Autografa. Molto in/^ et Ecc.^^ Sig.'^ mio P.ron CoL"^^ Ho riceuto la gratissima lettera di V. S. in tempo che non m' ha permesso il servirla con quella pronteza che io dovevo e desideravo ; ma lunedì prossimo non mancherò di provedere il grano, e per tutto il giorno giovedì susseguente manderò la farina, e fatto le Feste, poiché V. S. non ne fa fretta, manderò le fascine. E per grazia mi scusi sei' ultima volta non fu servita dal mugnaio come desiderava; ma adesso m'ingegnerò di provedere che lei resti satisfatta, mentre co '1 fine, facendoli debita reverenza, gli pregho dal Cielo prosperità intera. Da S.*^ Maria a Campoli, 3 Aprile 1637. Di V. S. molto 111.^^ et Ecc.°^^ Devotiss.^^ e Oblig.°^° Se.^^ io Alessandro Ninci. . GALILEO a [VINCENZO RENIERI in Genova]. Arcetri, 4 aprile 1637. Bibl. Naz, Fir. Mss. Gal., P. I, T. IV, car. 104. - Autografa. Molto 111.^^ e molto Rev.^^ P.re e mio Sig.^ Col.^^ Due lettere di V. S. molto Rev.^% una delli 20 e P altra delli 27 ^^^ del passato, mi sono pervenute in questo punto, e di più una dell' 111."^^ Sig. Daniele Spinola, pur delli 20 del passato ^^^ ; e di questa dilazione ne è stata cagione la malattia, e poi anco la morte, del mio povero servitore, il quale, in questo mio esilio dalla città, andava a recupe- rarle : però conviene scusarmi della tarda risposta, aggiugnendosi un' altra cagione, che, oltre alla tardanza, mi necessita ad esser breve, che è r bora tarda, che mi toglie il benefizio delle molte bore della notte concesse a quelli che babitano dentro la terra, dove che a me io conviene baver mandati i miei dispacci avanti il tramontar del sole. (1) Cfr. nn.i 3448, 3453. (2) cfr. n.o 3455.