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40 3 marzo 1637. [3441]

villa d’Arcetri in data de’ 15 Agosto 1636nota, accompagnata da quella stupenda invenzione per poter, con aiuto di Giove e delle Stelle Medicee suoi satelliti, aver ogni notte accidenti diversi, e tali che ciascheduno sarebbe non meno accomodato, anzi molto più, che se fussero tanti eclissi lunari, per l’invenzione della longitudine, della quale a V. S. Illustriss. è piaciuto per la mia mano fare io offerta in libero dono a gli Illustriss. e Potentissimi Ordini Generali delle nostre unite Repubbliche. Lasciando dunque di puntualmente rispondere a quella di V. S. Illustrissima, e principalmente all’encomio tanto grande che a lei della mia bassezza è piaciuto fare, dirò solamente che io l’assicuro che avrebbe forse potuto trovare più dotto e atto a questo negozio, ma più affezionato, zeloso e ardente di me nessuno.

Avendo dunque fatta una traslazione della sua Relazione nella nostra vernacula lingua, me ne sono presentato avanti questi Potentissimi SS. con questo suo da me tanto stimato dono; il quale con gran maraviglia prima, e poi con maggior affetto e benevolenza, da loro fu ricevuto, come la Signoria V. Illustriss. ha potuto vedere per la copia della risoluzione presa sopra questa sua nobile offerta, inviatale pel Sig. Martino Ortensionota professore mattematico del nostro Ill. Ginnasio, al quale incontinente io feci instanza di rescrivere a V. S. Illustriss. tutto il negoziato. In questa resoluzione mi trovai aggiunto all’esamine di questa difficile impresa, non altrimenti che se a me anco restasse qualche scienza arte, ad un’opera di tanta erudizione, speculazione ed osservazione senza fine richiesta. Questo solo ardirò attribuirmi, di poter giudicare degli strumenti atti per locare l’osservatore nella nave in modo che stesse come immobile; il che noi altri fino adesso non abbiamo potuto trovare se non con una cosa pensile, la quale nientedimeno in questo negozio non potrà soddisfare, avendo il navilio non solamente il suo moto dalla prua alla poppa, ma anco, per l’impulsioni de i golfi, di lato in lato. Ma sopra questo aspetteremo quel che la Signoria V. Illustriss. col suo divino giudicio potrà aver pensato e trovato.

Il Sig. Ortensio, avendo cominciato a scrivere a V. S. Illustriss. intorno ad alcuni dubbi e difficultà previste (sopra le quali aspettiamo risposta), ha preso questo negozio alle sue spalle, di con essa lei corrispondere; al quale la prego di voler liberamente comunicare quel che a lei ed a lui potrebbe parer esser necessario e richiesto. Quanto a me, io procurerò in ogni modo che questa sua invenzione, colla reputazione a V. S. Illustriss. dovuta, sia trattata ed esaminata. Ho fatta anco la traslazione italiana della risoluzione degli Illustriss. e Potentissimi Ordini Generali sopra questa vostra singolar offerta, la quale pel Clariss. ed Illustrissimo Sig. Cornelio Musch, di questi Potentissimi Stati degno Grafiario, parimente alle vostre incomparabili scienze e candida virtù inclinatis-

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  1. Cfr. n.° 3339.
  2. Cfr. n.° 3421.