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[3438-3439] 24 — 27 febbraio 1637. 37

gioie, ch’io viddi altre volte nella credenza di S. A. S.ma nelle nozze della Regina, madre del Re; anzi, se fosse lecito con qualche mancia al custode, vorrei haverne un schizzo o dissegno di quelli che più apparentemente mostrano d’essere di maniera antiqua.... Et quando bisogniasse adoperar altri mezzi, seben non lo credo necessario dove si tratta del credito dell’Ill.re S.r Galilei sopra l’Altezza S. S.ma et sopra gli suoi ministri1, io tengo Monsieur de Guize2 non mi negarebbe la sua intercessione, né forzi ancora l’Em.mo S.r Card.al Barberino, a che si potrà ricorrere se tal sarà il parere dell’Ill.re S.r Galilei et di V. S. Intanto si potrà procurar la nota et qualche schizzetto, se non le sarà grave....

Di Aix, alli 24 Feb.° 1637.
Di V. S. molto Ill.re


Humil.mo et Oblig.mo Servitore

Di Peirsec.

Se si trovassero costì da vendere per sorte a moderato pretio gli authori greci ch’hanno fatto commentarii o note sopra l’Aristotele, stampati già in Venetia et alcuni poi in Basilea, come se n’incontrano talvolta nelle bibliotheche vecchie, quando vengono a mancare le persone che ne fecero la raccolta, ne farei volontieri la compra, se l’assortimento o serie di detti autori fosse ben compita et gli volumi non difettuosi; et si prenderebbe la cura il S.r Issaultier di pagarne il prozio e di farmeli condurre al suo ritorno. Ma per ciò ch’egli non ha noticia di quella lengua ne di tal sorte di commercio, sarà forza che V. S. ci facia la grazia d’impiegarvisi ella, o far riconoscere da qualche suo amico la qualità di que’ volumi, aciò non vi si truovi, se sia possibile, deffetto d’alcun foglio, quinterno o volume, necessarii alla perfectione della raccolta; facendosi hora questa perquisitione per servicio delli studii dell’Ill.re S.r P.o Gassendo, che attende bora qui in casa mia ad un’opera delle più isquisite che siano uscite a’ tempi nostri, dove si fa mentione e raccommandation frequente della dottrina dell’Ill.mo S.r Galileo Galilei....


3439.

VINCENZO RENIERI a GALILEO in Firenze.

Genova, 27 febbraio 1637.


Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. X, car. 125. — Autografa.

Molto Ill.re ed Ecc.mo Sig.r e P.ron Col.mo

Son giunto finalmente a Genova, stimolato a ritornar più presto dalla mancanza del predicatore che quest’anno era destinato alla nostra chiesa. Fui a Pisa e presentai il libro3 al Ser.mo Padrone, il quale mostrò d’aggradir sommamente la testimonianza di V. S. circa delle mie qualità; e per darne

  1. Cfr. n.° 3437, lin. 47.
  2. Carlo di Lorena, Duca di Guisa.
  3. Intendi, il manoscritto delle Tabulae Mediceae secundorum mobilium universales. Cfr. Antonio Favaro, Amici e corrispondenti di Galileo Galilei, XII. Vincenzio Renieri (Atti del Reale Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti, Tomo LXIV, Parte II, pag. 118, 164). Venezia, Officine grafiche di C. Ferrari, 1905