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[3432-3433] 8 — 11 febbraio 1637. 29

3432*.

VINCENZO RENIERI a GALILEO in Arcetri.

Pisa, 8 febbraio 1637.


Bibl. Est. in Modena. Raccolta Campori. Autografi, B.a LXXXVI, n.° 115. — Autografa.

Molto Ill.re Sig.r mio Oss.mo

Hieri giunsi in Pisa, doppo esser stato sei giorni a Siena, e penso dimane di far riverenza al Sig.r Cioli. La prego tra tanto a scusarmi se non sono ritornato per Fiorenza, perchè vorrei pure esser a Genova gli ultimi giorni di carnovale. Starò attendendo colà che V. S. m’avvisi di ciò che segue del negotiato di Parigi1, e che vada pensando in che la posso servire al paese per dove penso di partire fra otto o dieci giorni.

Ho fatto lunga commemorazione di V. S. col’Ill.mo Arcivescovo2; e mentre la prego a conservarmi tutto suo, le bacio affettuosamente le mani.

Di Pisa, adì otto Febraro 1637.

Scrivendo a Genova, ponga nella coperta: a S. Stefano.

Di V.S. molto Ill.re


Fuori: Al molto Ill.re Sig.re e P.ron Col.mo

Il Sig.r Galileo Galilei.

Dev.mo Ser. e Vero Amico

D. Vincenzo Renieri.

Firenze.


3433.

DINO PERI a [GALILEO in Arcetri].

Pisa, 11 febbraio 1637.


Bibl. Naz. Fir. Mss. Gal., P. I, T. XI, car. 182-183. - Autografa.

Molto Ill.re et Ecc.mo Sig.re e P.ron mio Col.mo

Subito ricevuta la lettera di V. S. molto Ill.re et Ecc.ma de’ 7 del presente, andai a Palazzo e la detti al Sig.r Guerrini3, acciò, subito che fusse possibile, la leggessi al Gran Duca e l’indugio non si facessi maggiore. Mi rispose poi, che

  1. Intendi, delle trattative condotte per mezzo del Diodati circa la proposta della longitudine.
  2. Ascanio Piccolomini.
  3. Benedetto Guerbini.