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ingegni e gran numero di gentiluomini, con lor notabili acquisti. Et in vero il Sig.r Galileo ebbe dalla natura così maravigliosa abilità d'erudire, che gli stessi scolari facevan in breve tempo conoscer la grandezza del loro maestro.

Alle publiche sue lezzioni di matematica interveniva così gran numero d'uditori, che vive ancor oggi in Padova la memoria, autenticata da soggetto di singolarissima fama e dottrina, stato già quivi scolare del Sig.r Galileo, che egli fu necessitato (e tali son le parole di Mons.r Vescovo Barisone) d'uscire della scuola destinata alla sua lettura et andare a leggere nella scuola grande delli artisti, capace di mille persone, e non bastando questa, andare nella scuola grande de' legisti, maggiore il doppio, e che spesse volte questa ancora era pienissima; al qual concorso et applauso niun altro lettore in quello Studio (ancorché di professione diversa dalla sua, e perciò dall'universale più abbracciata) è mai giunto a gran via. Accrescevasi questo grido dal talento sopranaturale ch'egl'ebbe nell'esaltar le facultà matematiche sopra tutte l'altre scienze, dimostrando