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insieme alla terra, al mare, et quasi dico al cielo stesso; ma volle con varii accidenti impedire l'esecuzione dell'impresa, differendola ad altri tempi, con reprimer intanto il fastoso orgoglio degli uomini, che averebbero per tal mezzo con egual sicurezza passeggiato l'incognite vie dell'oceano come le più cognite della terra. Per lo che, avendo il Sig.r Galileo per lo spazio di ventisette anni sofferto grandissimi incomodi e fatiche per rettificare i moti de' satelliti di Giove, i quali finalmente con somma aggiustatezza egli aveva conseguiti per l'uso delle longitudini; e di più avendo per esattissime osservazioni pochi anni avanti, e prima d'ogn'altro, avvertito col telescopio un nuovo moto o titubazione nel corpo lunare per mezzo delle sue macchie; non permettendo la medesima Providenza Divina che un sol Galileo disvelasse tutti i segreti che forse per esercizio de' futuri viventi ella tiene ascosi nel cielo; nel maggior calore di questo trattato, nell'età di settanta quattro anni in circa, lo visitò con molestissima flussione ne gl'occhi, e dopo alcuni mesi di travagliosa infermità lo privò affatto di quelli, che soli, e dentro minor tempo d'un anno, avevan scoperto, osservato et insegnato vedere nell'universo assai più che non era stato permesso a tutte insieme le viste umane in tutti i secoli trascorsi. Per questo compassionevole accidente fu egli necessitato a consegnar nelle mani del P. D. Vincenzio Renieri suo discepolo, che fu poi Matematico di Pisa, tutti i proprii scritti, osservazioni e calculi intorno a' detti Pianeti, acciò quegli, supplendo alla sua cecità, ne fabbricasse le tavole e l'efemeridi, per donarle poi alli Stati e comunicarle al Sig.r Ortensio, che qua dovea comparire. Ma nello spazio di breve tempo vennero avvisi non solo della morte di questo, ma ancora delli altri tre Commissarii deputati a tal maneggio, a pieno instrutti et assicurati della verità della proposta e della certezza e modo del praticarla. Et finalmente, quando dal Sig.r Ughenio, primo Consigliere e Segretario del Sig.r Principe d'Oranges, e dal Sig.r Borelio, Consigliere e Pensionario della città d'Amsterdam, personaggi di chiarissima fama e litteratura, si procurava incessantemente di riassumere e perfezionare il negoziato con i medesimi Stati; e che il Sig.r Galileo aveva deliberato, con lor consenso, d'inviar colà il P. D. Vincenzio Renieri, come informatissimo d'ogni secreto, con le tavole et efemeridi de' Pianeti Medicei, per conferire il tutto et instruirne chiunque a lor fosse piaciuto; quando, dico, da questi, che già apprendevano la proposta per infallibile e di sicurissimo evento, ciò si trattava con ogni maggior fervore; mancò la vita all'autore di sì grand'invenzione, come dico appresso: e qui si troncò totalmente ogni trattato con gli Stati d'Olanda. Non però qui s'estinse la maligna influenza, ostinatasi ad opprimere con tanti modi, o più tosto a differire, la conclusione d'opera così egregia; poiché nel 1648, quando il suddetto