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avvertimento. 9

gli u dai v, nell’uso delle maiuscole e delle minuscole, degli apostrofi e degli accenti, nell’interpunzione e nel correggere puranco qualche intollerabile trascorso, annotandolo appiè di pagina; in tutto questo, abbiamo creduto di non dover allontanarci da guanto abbiamo praticato nel Carteggio, e indicato nell’Avvertimento ad esso preposto, al quale Avvertimento perciò rimandiamo il lettore1.

Per quanto diligenti siano state le nostre ricerche, affinchè questo Codice Galileiano riuscisse meno imperfetto che per noi si poteva2, non intendiamo tuttavia nè crediamo in niun modo di aver fatto opera completa. Di alcuni fatti della vita di Galileo non fu, nè sarà forse, possibile ritrovare documento archivistico3; ma, oltre a ciò, non dubitiamo che altri materiali verranno alla luce, in un campo dove spesse volte il caso è il miglior collaboratore: del che nel corso di questo stesso volume noi abbiamo dovuto far esperienza, poichè, sopravvenutici nuovi documenti quando ormai con la stampa4 avevamo oltrepassato il luogo in cui sarebbero stati da inserire, abbiam dovuto raccoglierli in un Supplemento.


Ai Documenti propriamente detti facciamo seguire, come avevamo annunciato nel Disegno dell’Edizione5 gli scritti biografici dettati intorno a Galileo dai contemporanei. Qui invero ci si presentava dinanzi un campo altrettanto vasto quanto, relativamente, non troppo ubertoso: e ci parve che noi dovessimo evitare di ristampar una serie di narrazioni, di cui l’una non avrebbe aggiunto nuovi particolari all’altra (soprattutto dopo che la biografia del Nostro è così minutamente e sicuramente raccontata dal Carteggio e dai Documenti veri e propri),


  1. Cfr. Vol. X, pag. 11-12.
  2. Non assolutamente tutti i documenti nei quali trovammo menzionato Galileo sono stati da noi riprodotti. Avviene infatti, quando certe sezioni di archivio, di carattere specialmente amministrativo, sono state conservate complete, che l’identico fatto sia attestato non tanto da più documenti, quanto, per parlare con più precisione, da un documento che si ripete sotto forme diverse in libri appartenenti a serie differenti di quella stessa sezione: in questi casi noi abbiamo pubblicato il documento soltanto nella forma più completa. P. e., dai Campioni dell’archivio del Monte di Pietà della Città di Firenze, nell’Archivio di Stato Fiorentino, noi trascrivemmo (Doc. XXX) le partite dei conti individuali intestate a Galileo, le quali sono le più ricche di particolari, ma stimammo superfluo riprodurre le partite dei conti di Cassa (come pure le partite dei libri di Entrata e Uscita), che ripetono più sommariamente gli stessi dati, e alle quali quelle dei conti individuali si richiamano del continuo, come, viceversa, a quest’ultime quelle di Cassa. Quando però i documenti nelle forme da noi omesse fornivano qualche particolare nuovo, non lo abbiamo trascurato.
  3. Non sarà probabile, per esempio, che si ritrovi documento della visita del Milton a Galileo in Arcetri, durante il soggiorno che il poetæ fece per circa due mesi in Firenze, dove arrivò il 10 settembre 1638: cfr. Alfredo Reumont, Milton e Galileo, a pag. 395-415 dei Saggi di storia e letteratura, Firenze, G. Barbèra, editore, 1880: e Milton on the Continent. A key to L’Allegro and il Penseroso, with several illustrations, a historical chart and an original portrait of Galileo. By Mrs. Fanny Byse (Née Lee). London, Elliot Stock, 62, 1903 pag. 38-42.
  4. La stampa di questo volume fu condotta nel corso di più anni, parallelamente a quella dei volumi del Carteggio.
  5. Per la Edizione Nazionale delle Opere di Galileo Galilei ecc. Esposizione e disegno di Antonio Favaro. Firenze, tip. di G. Barbèra, 1888, pag. 39.
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