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NOVEMBRE 1602.

piccolissime reciprocazioni più frequenti che il mobile B le sue grandissime, ma sempre anderanno insieme. L’esperienza, ch’ella mi dice aver fatta nello scatolone, può essere assai incerta, sì per non esser forse la sua superficie ben pulita,

sì forse per non esser perfettamente circolare, sì ancora per non si

potere in un solo passaggio così bene osservare il momento stesso sul principio del moto: ma se V. S. 111.^^^ pur vuol pigUare questa superficie incavata, lasci andar da gran distanza, come saria dal punto B, liberamente la palla B, la quale passerà in D, e farà nel principio le sue reciprocazioni grandi d’intervallo, e nel fine piccole, ma non però queste più frequenti di tempo di quelle. Quanto poi al parere irragionevole che, pigliandosi una quarta lunga 100 miglia, due mobili uguali possino passarla, uno tutta, e r altro un palmo solo, in tempi uguali, dico esser vero che ha del r ammirando; ma se consideriamo che può esser un piano tanto poco declive, qual saria quello della superficie di un fiume che lentissimamente si muovesse, che in esso non haverà camminato un mobile naturalmente più d’un palmo nel tempo che un altro sopra un piano molto inclinato (ovvero congiunto con grandissimo impeto ricevuto, anco sopra una piccola inclinazione) haverà passato cento miglia: ne questa proposizione ha seco per avventura più inverisimilitudine di quello che si habbia che i triangoli tra le medesime parallele et in basi uguali siano sempre uguali, potendone fare uno brevissimo e l’altro lungo mille miglia. Ma restando

nella medesima materia, io credo haver

dimostrato questa conclusione, non meno dell’altra inopinabile. Sia del cerchio BDA il diametro BA eretto all’orizzonte, e dal punto A sino alla circonferenza tirate linee utcumque AF^ AE, AD, AC: dimostro, mobili uguali cadere in tempi uguali e per la perpendicolare BA e per piani inclinati secondo le linee CA, DA, EA, FA; sicché, partendosi nell’istesso momento dalli

punti B, C, D, E, F, arriveranno in uno stesso momento al termine A,

e sia la linea FA piccola quant’esser si voglia.. V altra — 75. linee utrumque AF —