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quante, e per consequenza numerate, non è possibile disporle in una estensione maggiore di quella che occupavan mentre stavano continuate e congiunte senza l’interposizione d’altrettanti spazii vacui; ma imaginandola risoluta in parti non quante, cioè ne’ suoi infiniti indivisibili, la possiamo concepire distratta in immenso senza l’interposizione di spazii quanti vacui, ma sì bene d’infiniti indivisibili vacui. E questo, che si dice delle semplici linee, s’intenderà detto delle superficie e de’ corpi solidi, considerandogli composti di infiniti atomi non quanti: che mentre gli vorremo dividere in parti quante, non è dubbio che non potremo disporle in spazii più ampli del primo occupato dal solido se non con l’interposizione di spazii quanti vacui, vacui, dico, almeno della materia del solido; ma se intenderemo l’altissima ed ultima resoluzione fatta ne i primi componenti non quanti ed infiniti potremo concepire tali componenti distratti in spazio immenso senza l’interposizione di spazii quanti vacui, ma solamente di vacui infiniti non quanti: ed in questa guisa non repugna distrarsi, v. g., un piccolo globetto d’oro in uno spazio grandissimo senza ammettere spazii quanti vacui; tutta volta però che ammettiamo, l’oro esser composto di infiniti indivisibili.

SIMP. Parmi che voi caminiate alla via di quei vacui disseminati di certo filosofo antico.

SALV. Ma però voi non soggiugnete «il quale negava la Providenza divina», come in certo simil proposito, assai poco a proposito, soggiunse un tale antagonista del nostro Accademico.

SIMP. Veddi bene, e non senza stomaco, il livore del mal affetto contradittore: ma io non solamente per termine di buona creanza non toccherei simili tasti, ma perché so quanto sono discordi dalla mente ben temperata e bene organizzata di V. S., non solo religiosa e pia, ma cattolica e santa. Ma ritornando su ’l proposito, molte difficoltà sento nascermi da gli auti discorsi, dalle quali veramente io non saprei liberarmi. E per una mi si para avanti questa, che se le circonferenze de i due cerchi sono eguali alle due rette CE, BF, questa continuamente presa, e quella con l’interposizione d’infiniti punti vacui, l’AD descritta dal centro, che è un punto solo, in qual maniera si potrà chiamare ad esso eguale, contenendone infiniti? In oltre, quel comporre la linea di punti, il divisibile di indivisibili, il quanto di