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72 | dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. |
è generabile, corruttibile, alterabile, etc., e i corpi celesti ingenerabili, incorruttibili, inalterabili, etc.: adunque la Terra è diversissima da i corpi celesti. Sagr. Per il primo argomento, voi riconducete in tavola quello che ci è stato tutt’oggi ed a pena si è levato pur ora.
Simp. Piano, Signore; sentite il resto, e vedrete quanto e’ sia differente da quello. Nell’altro si provò la minore a priori, ed ora ve la voglio provare a posteriori; guardate se questo è essere il medesimo. Provo dunque la minore, essendo la maggiore manifestissima. [Il cielo immutabil, perchè non si è veduta mutazione in esso già per mai.]La sensata esperienza ci mostra come in Terra si fanno continue generazioni, corruzioni, alterazioni, etc., delle quali nè per senso nostro, nè per tradizioni o memorie de’ nostri antichi, se n’è veduta veruna in cielo; adunque il cielo è inalterabile etc., e la Terra alterabile etc., e però diversa dal cielo. Il secondo argomento cavo io da un principale ed essenziale accidente; ed è questo. [Corpi lucidi per natura, diversi da i tenebrosi]Quel corpo che è per sua natura oscuro e privo di luce, è diverso da i corpi luminosi e risplendenti: la Terra è tenebrosa e senza luce; ed i corpi celesti splendidi e pieni di luce: adunque etc. Rispondasi a questi, per non far troppo cumulo, e poi ne addurrò altri.
Salv. Quanto al primo, la forza del quale voi cavate dall’esperienza, desidero che voi piú distintamente mi produciate le alterazioni che voi vedete farsi nella Terra e non in cielo, per le quali voi chiamate la Terra alterabile ed il cielo no.
Simp. Veggo in Terra continuamente generarsi e corrompersi erbe, piante, animali, suscitarsi venti, pioggie, tempeste, procelle, ed in somma esser questo aspetto della Terra in una perpetua metamorfosi; niuna delle quali mutazioni si scorge ne’ corpi celesti, la costituzione e figurazione de’ quali è puntualissimamente conforme a quelle di tutte le memorie, senza esservisi generato cosa alcuna di nuovo, nè corrotto delle antiche.
Salv. Ma, come voi vi abbiate a quietare su queste visibili, o, per dir meglio, vedute, esperienze, è forza che voi reputiate la China e l’America esser corpi celesti, perchè sicuramente in essi non avete vedute mai queste alterazioni che voi vedete qui in Italia, e che però, quanto alla vostra apprensione, e’ sieno inalterabili.
Simp. Ancorchè io non abbia vedute queste alterazioni sensatamente in quei luoghi, ce ne son però le relazioni sicure: oltre che,