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di antonio rocco. | 749 |
pregiudicano a nessuno. Vero è che 1 il punto, per essere indivisibile, non può conferire esser 2 divisibile nè quanto nè circolare, nè far che la sfera sia divisibile nè quanta nè sfera nè sferica; e tutte queste faccende chi volessi dire che nascono da un punto, stimo che non avesse punto di giudizio: ma chi con giudizio compone 3 la linea di punti, non ne piglia un solo nè due nè mille nè millioni 4, ma infiniti; sì che il conferire divisibilità e quantità è virtù della infinità, la quale è una materia lontanissima dall’esser capace di quelli attributi e condizioni allo quali soggiaciono i nostri numeri o grandezze 5 comprese dal nostro intelletto: là non entra maggioranza, minoranza 6, nè equalità, non vi ha luogo nè il pari nè il dispari; ogni parte (se parte si può chiamare) dell’infinito è infinita 7; sì che, se bene una linea di cento palmi è maggiore d’una d’un palmo solo, non però i punti di quella sono più de’ punti di questa, ma e questi e quelli sono infiniti. Il resto che aggiungete, che il punto non può conferire l’esser circolare, e però 8 la sfera sarebbe indivisibile, non quanta, non sfera, non sferica, veramente son con voi; anzi tengo che nè il punto nè altra cosa del mondo faccia che la sfera sia sfera e sferica, e più 9 tengo per cosa certa che nè meno sia potente 10 a fare, per l’opposito, che la sfera non sia sfera nè sferica. Dottrina bella e sicura: ma sappia il Sig. Rocco che i matematici, quando vogliono costituire una sfera, non ricorrono agl’indivisibili, ma vanno al torniaio, se la vogliono di legno, al fonditore, se la vogliono di metallo. Dove poi, seguendo, mettete 11 in dubbio, anzi pur dannate, la demostrazione mia, e che, per evitar quelli evidentissimi assurdi, dite che minore inconveniente sarebbe (ma sappia V. S. che 12 appresso i geometri tutti gl’inconvenienti sono eguali, cioè massimi) il dire che delle linee tirate tra due 13 punti non la sola retta sia brevissima, ma che altre così brevi ve ne possano essere, ciò mi giunge inaspettatissimo; e quando sia vero, rallegratevi, perchè sovvertirete in 14 maniera non solo la presente questione, ma tutte le matematiche insieme, che mai più non moveranno assalti alle determinazioni filosofiche; ed io, quando vi piaccia di additarmene una
- ↑ Vero che, M
- ↑ conferire l’esser, L
- ↑ giudizio pone la, M
- ↑ due nè cento nè mille mdiioni, L — mille o milioni, F
- ↑ soggiacciono i non numeri e grandezze, F
- ↑ maggioranza nè minoranza, L
- ↑ infinito è infinità, M
- ↑ e che però, L, F
- ↑ sia sfera e sferica insieme, e più, M; sia sferica, e più, L; sia sfera insieme, e più, F
- ↑ sia cosa potente, L, F
- ↑ poi, segregando, mettete, M
- ↑ sarebbe (sappia, Sig. Rocco, che, F
- ↑ tirate da due, M
- ↑ perchè convertirete in, F