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732 | esercitazioni filosofiche |
Ritenendo, Sig. Rocco, per vere le supposte dignità, le quali non credo che voi siate per negare, cioè che ogni grave descendente abbia da natura 1 determinati gradi di velocità, e che non possino essergli accresciuti se non con violentare la detta sua naturale constituzione, intendansi i due mobili A maggioro e B minore 2, de’ quali, se è possibile, A sia naturalmente più veloce e B meno: e perchè, per il supposto, la naturale velocità di B non può esser accresciuta se non per violenza, se noi vorremo crescerla con unirgli PA più veloce, converrà che la velocità di esso A, nel violentare B, in parte si diminuisca, non essendo maggior ragione che io la maggiore velocità di A operi nella minore di B, che la tardità di B rioperi nella velocità di A. Risulterà, dunque, dall’unione de i due A, B un composto di velocità maggior di quella del B solo, ma minore di quella dell’A solo; ed essendo che il composto de i due A, B è maggiore di A solo, adunque il mobile AB maggiore si moverá men veloce che il solo A minore: che è contro il supposto. Questi, Sig. Rocco, son progressi matematici, son conseguenze 3, per quanto stimo, non aspettate da voi - e perchè io son certo che persistendo voi nel credere che, cresciuta in A la gravità per l’aggiunta di B, si debba pur crescere la velocita, se non secondo la proporzione del peso, come sin qui avete voluto con Aristotile, almeno in qualche parte, quanto vi ghignerà nuovo se io vi mostrerò che la giunta di B non accresce un capello la gravità di A, nè la crescerebbono le giunte di mille B, e che in conseguenza, non gli crescendo peso, non gli deve crescer velocità, facendovi toccar con mano come in cotal discorso altamente equivocate! So che voi direte 4: Come sarà mai vero che, essendo A e B due pezzi di piombo, questo sopraposto a quello non gli accresca gravità? Ed io vi aggiungo che, quando B fusse anco di sughero, crescerà il peso, e concorro con esso voi in ammettere die A, posto su la bilancia, peserà più con la giunta di B, che fusse non solamente di sughero 5, ma un fiocco di bambagia o un pennecchio 6 di stoppa; e se A pesasse cento libbre, e B un’oncia di piuma, in bilancia il lor composto peserà cento libbre ed un’oncia: ma il servirsi di tale esperienza nel proposito che trattiamo, è discorso vanissimo e fuori del caso. Però notate, e ditemi, Sig. Rocco: