Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
di antonio rocco. | 599 |
6. E prima vi dico, che la vostra applicazione e la conseguenza insieme non
sono buone, cioè che gli elementi o altri corpi che si movono circolarmente, non possino moversi di questo moto se prima non si siano mossi di moto retto. Dite che nella linea inclinata si va sempre ritardando il moto (è vero, ed è manifesto senza dimostrazion matematica), e che giunto alla linea orizontale, non vi essendo più moto retto, il mobile si volge in giro: e questo è falsissimo, perchè, se quando è vicino alla linea orizontale, il moto nella linea grandemente inclinata è tardissimo e vicino al non essere, come può da esso procedere, come suo proprio natural effetto, un moto totalmente diverso e veloce? forse un contrario e quasi estinto produce effettivamente l’altro contrario vigoroso? e pur, secondo voi, il moto retto ed il circolare sono contrari, o siano grandemente diversi, che basta. E se bene fusse maggior e minor velocità nel moto retto, che ha da far col circolare? non sapete che il più ed il meno concernono l’istesso genere? Mostratemi, vi prego, con le vostre regole matematiche la forza di questa conseguenza, ch’io, quanto a me, non la saprei trovare con la cabala, nè con l’arte di Pietro d'Abano. Ed all’instanze che vi farò, vedrete se sia dimostrazione o sogno. Udite.
Se è vero che niun moto circolare può farsi senza il retto precedente, da cui (come dite) immediatamente dipende, in breve spazio di tempo mancherebbe il pane e la farina a gli uomini. Già le ruote che macinano, si movono in giro, specialmente secondo le vostre posizioni, che vi basta per questo moto ogni ragirazione per linea circolare, se ben non sia intorno al centro della Terra (che io, quanto a me, chiamo questi tali moti violenti e circolari per quantità, non per natura); or quando, per mover queste ruote, precede moto alcun retto? cadono forse elleno dal cielo, e poi si ragirano? overo, ogni volta che devono voltarsi, sarà mestieri levarle dalle sue asse in aria e lasciarle di moto retto cadere? nè anco riuscirebbe, perchè non trovarebbono la linea orizontale, che è (secondo voi) necessaria per venir dal moto retto al circolare. Che dite? e se dal retto tal moto circolare non è pervenuto, non si farebbe, e in questa maniera mai si macinerebbe il grano; ed ecco la vostra filosofia apportatrice di fame e di disaggi. Direte forse che il moto dell’acque e de i ministri suppliscono per il retto precedente. Ma ciò non solve: perchè voi volete che l'istesso mobile, dopo arrivato alla linea orizontale, non potendo moversi più di moto retto, si rivolti in giro; dunque l'istesse rote saranno calate per ragirarsi, e calate allora, perchè devono subito volgersi intorno, dall’aver compito il moto retto. E chi impedirebbe che una macina, intagliata da ogni verso, in un monte, senza esser stata mai mossa da quel luogo, potesse rotarsi? e pur non avrebbe avuto giamai alcun moto retto.
Ma veniamo al particolare di corpi dell’universo, cioè de gli elementi e del cielo, e con un filosofar praticabile, apunto come se vedessimo fabricar e disponer questi corpi ne’ proprii luoghi (già che così dite doversi fare, e bene), e comin-