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giornata quarta. 473

de gli additamenti e suttrazioni [In tre modi si può alterar la proporzione degli additamenti del vertigine sopra 'l moto annuo,]della vertigine diurna e del moto annuo può farsi maggiore e minore in tre maniere. L’una è co ’l crescere e diminuire la velocità del moto annuo, ritenendo gli additamenti e suttrazioni, fatte dalla vertigine diurna, nella medesima grandezza; perchè, per essere il moto annuo circa tre volte maggiore, cioè più veloce, del moto diurno (considerato anco nel cerchio massimo), se noi di nuovo l’accresceremo, minore alterazione gli arrecheranno le giunte o suttrazioni del moto diurno; ma, per l’opposito, facendolo più tardo, verrà con proporzion maggiore alterato dal medesimo moto diurno; in quel modo che l’accrescere o detrarre quattro gradi di velocità a quello che si muove con venti gradi, altera meno il suo corso che non farebbero i medesimi quattro gradi aggiunti o detratti a uno che si movesse solamente con 10 gradi. La seconda maniera sarebbe con far maggiori o minori gli additamenti e le suttrazioni, ritenendo il moto annuo nell’istessa velocità: il che è tanto facile da intendersi, quanto è manifesto che una velocità, verbigrazia, di 20 gradi più si altera con l’aggiunta o suttrazione di 10 gradi, che con la giunta o suttrazione di 4. La terza maniera sarebbe quando queste due si congiugnessero insieme, diminuendo il moto annuo e crescendo le giunte e suttrazioni diurne. Sin qui, come voi vedete, non è stato difficile il pervenire; ma ben è egli stato a me laborioso il ritrovare in qual maniera ciò possa effettuarsi in natura. Pur finalmente trovo che ella mirabilmente se ne serve, e con modi quasi inopinabili: dico mirabili ed inopinabili a noi, ma non a lei, la quale anco le cose all’intelletto nostro d’infinito stupore opera ella con somma facilità e semplicità; [Quello che a noi è difficilissimo a intendersi, alla natura è agevolissimo a farsi.]e quello che a noi è difficilissimo a intendersi, a quella è agevolissimo a farsi. Passando ora più avanti, ed avendo dimostrato come la proporzione tra gli additamenti e suttrazioni della vertigine e ’l moto annuo si può far maggiore e minore in due maniere (e dico in due, perchè la terza vien composta delle due prime), aggiungo che la natura di amendue si serve, e di più soggiungo, [Se 'l movimento annuo non si alterasse, cesserebbe il periodo mestruo.]che quando ella si servisse di una sola, bisognerebbe tor via una delle due alterazioni periodiche: cesserebbe quella del periodo mestruo, se ’l movimento annuo non si alterasse; e quando le giunte e suttrazioni [Se 'l moto diurno non si alterasse, serebbe il periodo annuo.]della vertigine diurna si mantenesser continuamente eguali, mancherebbero le alterazioni del periodo annuo.

Sagr. Adunque l’alterazione mestrua de’ flussi e reflussi depende