Pagina:Le opere di Galileo Galilei VII.djvu/412

404 dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo.

la stella fusse per linea retta, più ancora converrebbe muoversi che per la circonferenza di qualsivoglia grandissimo cerchio.

Salv. [Linea retta e circonferenza del cerchio infinito son l'istessa ucosa] Sì, perchè finalmente la circonferenza del cerchio infinito e una linea retta sono l’istessa cosa.

Sagr. Oh questo non intendo io, nè credo che l’intenda anco il signor Simplicio; e bisogna che ci sia sotto qualche misterio ascosto, perchè sappiamo che il signor Salviati non parla mai a caso, nè mette in campo paradosso che non riesca in qualche concetto non punto triviale: però a luogo e tempo vi ricorderò la dichiarazion di questo esser la linea retta l’istesso che la circonferenza del cerchio infinito, chè per adesso non voglio che interrompiamo il discorso che aviam per le mani. E tornando al caso, metto in considerazione al signor Simplicio come l’accostamento e discostamento che fa la Terra a quella stella fissa che è vicina al polo, si fa come per una linea retta, che è il diametro dell’orbe magno; talchè il voler regolare l’alzamento ed abbassamento della stella polare co ’l moto per tal diametro come pe ’l moto sopra il cerchio piccolissimo della Terra, è gran segno di poca intelligenza.

Simp. Ma pur restiamo ancora nelle medesime difficultà, già che nè anco quella poca diversità che esser vi dovrebbe, si scorge esservi; e se questa è nulla, nullo ancora bisogna confessar che sia il moto annuo per l’orbe magno, attribuito alla Terra.

Sagr. Or qui lascio seguire al signor Salviati: il quale mi par che non trapassava per nullo l’alzamento o abbassamento della stella polare o di altra delle fisse, ancorchè non compreso da alcuno, e dall’istesso Copernico posto non dirò per nullo, ma per inosservabile per la sua piccolezza.

Salv. [Si cerca, quali mutazioni, ed in quali stelle, si debban scorgere mediante il moto annuo della Terra.]Già ho detto di sopra, che non credo che alcuno si sia messo ad osservare se ne i diversi tempi dell’anno si scorga mutazione alcuna nelle fisse, che possa dependere dal movimento annuo della Terra; e soggiunto di più, che ho dubbio se forse alcuno abbia bene inteso, quali sieno le mutazioni, e tra quali stelle debbano apparire: però è bene che andiamo con diligenza esaminando questo punto. [Il non aver gli astronomi specificate quali mutazioni possano derivar dal moto annuo della Terra dà segno che essi non l'abbiano bene intese.]L’aver trovato scritto solamente in genere, non si dovere ammettere il movimento annuo della Terra nell’orbe magno, perchè non ha del verisimile che per esso non si vedesse alcuna apparente mutazione nelle stelle fisse, e il non sentir poi dire quali dovessero esser in par-