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314 | dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. |
nota, dove io registro molte altre 1 combinazioni. Ma io voglio concedere all’autore più di quello che per avventura mi domanderebbe, che è insomma che in ciascuna combinazione delle osservazioni sia qualche errore: il che credo che assolutamente sia necessario; perchè, sendo 4 in numero le osservazioni che servono per una indagine, cioè due diverse altezze di polo e due diverse elevazioni di stella, fatte da diversi osservatori, in diversi luoghi e con diversi strumenti, chiunque abbia qualche cognizione di tal pratica dirà non potere essere che tra tutte 4 non sia caduto qualche errore, e massime mentre che noi veggiamo che nel prender una sola altezza di polo, co ’l medesimo strumento, nel medesimo luogo e dal medesimo osservatore, che l’ha potuta far mille volte, tuttavia si va titubando di qualche minuto, e spesso anco di molti, come in questo medesimo libro potete vedere in diversi luoghi. Supposte queste cose, io vi domando, signor Simplicio, se voi credete che questo autore tenga i 13 osservatori 2 in concetto d’uomini accorti, intelligenti e destri nel maneggiare tali strumenti, o pur per uomini grossolani e inesperti.
Simp. Non può esser ch’e’ gli reputi se non molto cauti ed intelligenti; perchè quando e’ gli stimasse inetti a tal esercizio, potrebbe dar bando al suo stesso libro, come nulla concludente, per esser fondato sopra supposizioni piene di errori; e per troppo semplici spaccerebbe noi, mentre e’ credesse con l’inesperienza di quelli persuaderci per vera una sua falsa proposizione.
Salv. Adunque, come questi osservatori sien tali, e che pur con tutto ciò abbiano errato e però convenga emendar loro errori, per poter dalle loro osservazioni ritrar quel più di notizia che sia possibile, conveniente cosa è che noi gli applichiamo le minori e più vicine emende e correzioni che si possa, purch’elle bastino 3 a ritirar l’osservazioni dall’impossibilità alla possibilità; sì che, verbigrazia, se si può temperar un manifesto errore ed un patente impossibile di una loro osservazione con l’aggiugnere o detrar 2 o ver 3 minuti, e con tale emenda ridurlo al possibile, non si deva 4 volerlo aggiustare con la giunta o suttrazione del 15 5 o 20 o 50.
Simp. Non credo che l’autore contradicesse a questo; perchè, conceduto che e’ siano uomini giudiziosi ed esperti, si deve creder più presto che egli abbiano 6 errato di poco che d’assai.