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giornata seconda 285


Simp. Al più che vi si dovesse concedere, sarebbe che ciò potesse accader d’un movimento solo; ma di tre diversi, al parer mio e dell’autore, non è possibile, come egli pur continuando, e corroborando l’instanza, segue scrivendo: [Terra Altra instanza contro al triplicato moto della Terra.]Figuriamoci co ’l Copernico che la Terra si muova, per propria facultà e da principio intrinseco, da occidente in oriente nel piano dell’eclittica, ed oltre a ciò che ella si rivolga, pur da principio intrinseco, intorno al suo proprio centro da oriente in occidente, e per il terzo moto ch’ella per propria inclinazione si pieghi da settentrione in austro ed all’incontro; essendo ella un corpo continuo e non collegato con flessioni e giunture, potrà mai la nostra stimativa e ’l nostro giudizio comprendere che un medesimo principio naturale e indistinto, cioè che una medesima propensione, si distragga insieme in diversi moti e quasi contrarii? Io non posso credere che alcuno sia per dir tal cosa, se non chi a dritto e a torto avesse preso a sostenere questa posizione.

Salv. Fermate un poco, e trovatemi questo luogo nel libro; mostrate. Fingamus modo cum Copernico, Terram aliqua sua vi et ab indito principio impelli ab occasu ad ortum in eclipticæ plano, tum rursus revolvi ab indito etiam principio circa suimet centrum ab ortu in occasum, tertio deflecti rursus suopte nutu a septentrione in austrum et vicissim. [Error grave dell'impugnator ded Copernico.]Io dubitavo, signor Simplicio, che voi non aveste preso errore nel riferirci le parole dell’autore; ma veggo che egli stesso, e pur troppo gravemente, si inganna, e con mio dispiacere comprendo ch’e’ si è posto ad impugnar una posizione la quale e’ non ha ben capita; imperocchè questi non sono i movimenti che ’l Copernico attribuisce alla Terra. E donde cava egli che ’l Copernico faccia il moto annuo per l’eclittica contrario al moto circa il proprio centro? bisogna che e’ non abbia letto il «suo libro, che in cento luoghi, ed anco ne i primi capitoli, scrive tali movimenti esser amendue verso le medesime parti, cioè da occidente verso oriente. Ma senza sentirlo da altri, non dovev’egli per se stesso comprendere, che attribuendosi alla Terra i movimenti che si levano l’uno al Sole e l’altro al primo mobile, bisognava che fussero necessariamente fatti pel medesimo verso?

Simp. Guardate pur di non errar voi, ed il Copernico insieme. [Arguta ed insieme semplice instanza contro al Copernico.]Il moto diurno del primo mobile non è egli da levante a ponente? ed il moto annuo del Sole per l’eclittica non è, per l’opposito, da po-