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avvertimento. 19

lin. 21, quelle della Terra in luogo di quella Terra (cfr. lin. 25-26) — pag. 653, lin. 33, sfere in luogo di schiere (cfr. pag. 146, lin. 20) — pag. 654, lin. 3, 11. Di più in luogo di 12. Di più — pag. 658, lin. 24, s’impedissero in luogo di l’impedissero (cfr. pag. 652, lin. 23) — pag. 659, lin. 14, lungo in luogo di breve (cfr. pag. 652, lin. 28) — pag. 661, lin. 2, farebbono in luogo di sarebbono — pag. 666, lin. 6, del in luogo di dal (cfr. pag. 158, lin. 20) — pag. 666, lin. 29, moti in luogo di modi — pag. 668, lin. 34, solo non impossibile in luogo di solo impossibile — pag. 670, lin. 40, cotal in luogo di total (cfr. pag. 164, lin. 13) — pag. 671, lin. 23, esclude in luogo di escluda — pag. 674, lin. 29, grossa in luogo di grosse — pag. 681, lin. 34, essa in luogo di esso — pag. 684, lin. 22, moto in luogo di modo — pag. 688, lin. 18, scesa in luogo di stesa — pag. 699, lin. 37, fuoco venire. Il Sole (dite poi) in luogo di fuoco. Il Sole venire (dite poi) — pag. 702, lin. 27, dall’ in luogo di dell’ (cfr. lin. 24) — pag. 703, lin. 2, dall’ in luogo di dell’ (cfr. lin. 3) — pag. 703, lin. 9, situata in luogo di situato — pag. 704, lin. 32, del in luogo di dal — pag. 706, lin. 28, trattate in luogo di tratte (cfr. pag. 452, lin. 10) — pag. 711, lin. 37, precipitato in luogo di precipatate (sic) — pag. 711, lin. 39, seguano tali in luogo di seguano in tali — pag. 712, lin. 23, offendervi in luogo di offendermi.

Le postille brevi di Galileo ci furono conservate, autografe di lui, su’ margini dell’esemplare che gli appartenne e che forma ora il T. III della Par. IV dei Manoscritti Galileiani; e noi le riproducemmo a’ piedi de’ singoli passi delle Esercitazioni a’ quali si riferiscono. Nel testo di queste abbiamo stampato in carattere spazieggiato i luoghi che in quell’esemplare furono sottolineati da Galileo; e di altri segni, i quali pure sono, con tutta verosimiglianza, da attribuire a lui, rendiamo conto in singole note.

Delle postille più ampie, invece, non conosciamo l’autografo, ma soltanto alcune copie: l’una, di mano di Vincenzio Viviani, è nelle car. 3r. — 22v. del T. IV della Par. IV dei citati Manoscritti; è però mutila, arrivando soltanto fino alla parola panico, a pag. 733, lin. 24, della presente edizione; un’altra occupa le car. 88r. — 120r. del cod. Magliabechiano XXV. 10. 3601, ed una terza le car. 1r. — 62r. (non numerate) del cod. 436 della Biblioteca Pubblica di Lucca.

Noi abbiamo preso a base della nostra edizione il codice di mano del Viviani, che indichiamo con la sigla V, poichè ci parve di lezione quasi sempre corretta, senza che per questo dia segno di modificazioni arbitrarie o di concieri saccenti: dal momento poi che ci venne a mancare la guida di V, abbiamo seguito a preferenza il codice Magliabechiano, che distinguiamo con la lettera M, il quale è bensì molto meno corretto di V, ma le sue scorrezioni sono di natura tale che si può credere dipendano da ignoranza o poca accuratezza dell’amanuense, piuttosto che da deliberata intenzione di ritoccare il testo; laddove nel codice Lucchese (L) appar chiaro che la lezione originale è stata quasi ad ogni linea alterata, talvolta anzi parafrasata2, da un copista semierudito, che ha preteso di migliorare il dettato di Galileo, forse anche in certi passi perchè, avendo dinanzi a sè una copia già scorretta, non riuscì ad afferrare il pensiero dell’autore. S’aggiunga che il cod. M è del secolo XVII, laddove L è del XVIII. Dal codice preferito (fosse V, fosse M), del quale rispettammo di volta in volta le forme linguistiche, ci siamo allontanati, per correggerlo con l’appoggio degli altri, soltanto quando la sua lezione era manifestamente errata, o quando per gravi motivi la lezione degli altri giudicammo migliore: in siffatto giudizio però procedemmo con somma cautela e, perchè fosse conservata maggior unità al nostro testo, sacrificammo talora l’impressione soggettiva all’autorità del codice preso per guida3, del quale ad ogni modo annotammo sempre appiè di pagina

  1. È questo il codice citato (non però esattamente) dal Targioni Tozzetti, Notizie degli aggrandimenti delle scienze fisiche ecc. In Firenze, MDCCLXXX. Tomo I, pag. 112.
  2. Vedi, per esempio, la lezione di L riferita tra le varianti a pag. 722, lin. 17-20.
  3. Il lettore potrà vedere degli esempi di ciò confrontando le varianti col testo.