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avvertimento. 13

distaccati invece (conforme al già fatto nei precedenti volumi) per quel che risguarda la punteggiatura, la quale abbiamo resa più razionale, sì che tenesse, fino a un certo punto, le veci d’un commento continuo; e nel collocar le postille marginali (omesse per lo più nelle ristampe) di fronte alle linee del testo a cui si riferiscono, abbiamo altresì usata maggior esattezza che non si vegga fatto nell’edizione originale.

Per tali cure la nostra edizione si avvantaggia, come a noi sembra, su tutte le anteriori, mentre è riproduzione ragionevolmente fedele della stampa assistita dall’autore medesimo. E per rispetto a questa stampa non abbiamo voluto inserire nel testo, diversamente dai precedenti editori, le aggiunte che Galileo stese più tardi e che si leggono, autografe di lui, nel già citato esemplare del Dialogo, che appartiene al Seminario di Padova: ma quelle aggiunte, e quelle che meglio si possono chiamare esplicazioni o postille, delle quali Galileo indica precisamente i luoghi a cui attengono, le abbiamo pubblicate in note a’ respettivi passi1; invece altri pensieri che hanno relaziona col Dialogo, e talora sono anche in forma dialogica, ma de’ quali forse neppure l’autore stesso aveva determinato, nonchè abbia indicato, in qual posto dovessero essere inseriti, poichè sono più che altro appunti di materie da svolgersi, segnati alla rinfusa, per ricordo, su alcune carte legate dinanzi al frontespizio del libro, li abbiamo raccolti tra i Frammenti attenenti al Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, che facciamo seguire al Dialogo stesso. E questo ci parve partito migliore che disseminarli arbitrariamente qua e colà nell’opera, con la sola guida incertissima dell’affinità, talora lontana, degli argomenti.

Sotto tale titolo di Frammenti abbiamo infatti riunito dei materiali che derivano da fonti diverse, e non sono d’un medesimo tempo, ma che tutti si riferiscono al Dialogo, e perciò ne formano naturale appendice. Vengono in primo luogo (pag. 523-538) alcuni appunti e calcoli che si trovano, autografi di Galileo, nelle car. 14r.-24v. del T. II della Par. III dei Manoscritti Galileiani2, e in cui è facile riconoscere una raccolta di materiali messi insieme dal Nostro quando si preparava a stendere quella parte della Giornata terza che tratta delle stelle nuove. Sono infatti ricordi di pensieri che troviamo poi svolti nel Dialogo, dimostrazioni abbozzate o lasciate a metà, calcoli di varie specie, cose eterogenee3, scritte manifestamente sotto ispirazioni diverse e come si fa quando si profitta del primo

    e pensiamo che così sia avvenuto (per virtù della locuzione contestuale o chi altro si fusse il primo) autore di scrivere; e notisi che la postilla marginale suggerirebbe la facile correzione. A pag. 227, lin. 35-36, si aspetterebbe la parola volte; a pag. 228, lin. 26, dopo grave desidereremmo che pesi, e a pag. 477, lin. 18, il confronto con pag. 474, lin. 32, e con pag. 478, lin. 13, indurrebbe ad aggiungere mossi dopo mobili; a pag. 254, lin. 35, e a pag. 272, lin. 3, in luogo di tempo accelerato ed error del Copernico le espressioni precise sarebbero tempo del moto accelerato ed error del seguace del Copernico (cfr. pag. 271, lin. 4-5, 13, 21-22); poco accurata è l’elocuzione a pag. 254, lin. 3-5 (il mobile... conduce il mobile), a pag. 282, lin. 4-6 (ma con istrumenti diversi... ma con istrumenti diversi), a pag. 283, lin. 36-37 (nel muover l’animale uno delle su’ membra non lo separa dall’altro suo conterminale): tuttavia in questi ed altri passi non potevamo che la lezione della stampa originale, la quale del resto giudichiamo che sia prodotto non di errori tipografo, ma di trascuratezza dell’autore. Costruzioni che possiamo chiamare anacolutiche, e che altresì abbiamo creduto di dover rispettare, sono a pag. 79, lin. 7-10 (che si sanerebbe facilmente soppriprimendo si a lin. 9, come consiglierebbe il concludelo di lin. 13), a pag. 205, lin. 10-13, a pag. 220, lin. 20-22, a pag. 221, lin. 7-10, a pag. 238, lin. 9-12, a pag. 239, lin. 31-35, a pag. 278, lin. 13-15, a pàg. 284, lin. 13-14, a pag. 377, lin. 3-8, a pag. 383, lin. 15-20, a pag. 392, lin. 26-30, a pag. 419, lin. 28-30, a pag. 421, lin. 25-33, ecc.

  1. Nell’aggiunta autografa che pubblichiamo nella nota a pag. 54-55 abbiamo corretto, alla lin. 31 della pag. 55, maggiori in luogo di minori, che a Galileo venne fatto di scrivere.
  2. Due facce di questo autografo sono gravemente deteriorate da una macchia giallastra (vedi a pag. 524 e 525 della nostra riproduzione); e inoltre in alcuni luoghi la carta è stata forata dall’inchiostro, e questo traspare in modo sensibile dall’una all’altra faccia del foglio.
  3. Vi sono anche degli appunti che non risguardano le stelle nuove, ma altri argomenti; vedi, per es., a pag. 531 e a pag. 536.