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giornata prima. 111

può circondare quella palla di cristallo, che gli sia manco contraria del cristallo medesimo? Ma noi non ci accorgiamo del fuggir dell’ore, e tardi verremo a capo de’ nostri ragionamenti, se sopra ogni particulare si hanno da fare sì lunghi discorsi; oltre che la memoria si confonde talmente nella multiplicità delle cose, che difficilmente posso ricordarmi delle proposizioni che ordinatamente aveva proposte il signor Simplicio da considerarsi.

Simp. Io me ne ricordo benissimo; e circa questo particulare della montuosità della Luna, resta ancora in piede la causa che io addussi di tale apparenza, potendosi benissimo salvare con dir ch’ella sia un’illusione procedente dall’esser le parti della Luna inegualmente opache e perspicue.

Sagr. Poco fa, quando il signor Simplicio attribuiva le apparenti inegualità della Luna, conforme all’opinione di certo Peripatetico amico suo, alle parti di essa Luna diversamente opache e perspicue, conforme a che simili illusioni si veggono in cristalli e gemme di piú sorti, mi sovvenne una materia molto piú accomodata per rappresentar cotali effetti, e tale che credo certo che quel filosofo la pagherebbe qualsivoglia prezo; e queste sono le madreperle, [Madreperle atte a imitar l'apparente inegualità della superficie dell Luna.]le quali si lavorano in varie figure, e benchè ridotte ad una estrema liscezza, sembrano all’occhio tanto variamente in diverse parti cave e colme, che appena al tatto stesso si può dar fede della loro egualità.

Salv. Bellissimo è veramente questo pensiero; e quel che non è stato fatto sin ora, potrebbe esser fatto un’altra volta, e se sono state prodotte altre gemme e cristalli, che non han che fare con l’illusioni delle madreperle, saran ben prodotte queste ancora. Intanto, per non tagliar l’occasione ad alcuno, tacerò la risposta che ci andrebbe, e solo procurerò per ora di sodisfare alle obbiezioni portate dal signor Simplicio. Dico per tanto che questa vostra è una ragion troppo generale, e come voi non l’applicate a tutte le apparenze ad una ad una che si veggono nella Luna, e per le quali io ed altri si son mossi a tenerla montuosa, non credo che voi siate per trovare chi si soddisfaccia di tal dottrina; nè credo che voi stesso nè l’autor medesimo trovi in essa maggior quiete, che in qualsivoglia altra cosa remota dal proposito. [Le apparenti inegualità della Luna non si possono imitar per via di più o meno opaco e perspicuo.]Delle molte e molte apparenze varie che si scorgono di sera in sera in un corso lunare, voi pur una sola non ne potrete imitare col fabbricare una palla a vostro arbitrio di parti piú