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o perché gli oggetti si muovano, o perché noi moviamo la vista, le specie loro mentre passano per li vetri ben lisci niuna alterazione ricevono, né quanto al sito né quanto alla figura, ma nel passar per li vetri non lavorati non si può dir quali e quanto stravaganti sieno le mutazioni; e così appunto quando il concavo lunare fosse sinuoso, mirabil cosa sarebbe il veder con quante trasformazioni di figure, di movimenti e di situazioni le stelle erranti e fisse di momento in momento ci si mostrerebbono, secondo che or per una or per un’altra parte del sottoposto orbe lunare passassero a noi le loro specie; ma niuna cotal difformità si scorge; adunque il concavo è tersissimo"; a questo che direte, signor Sarsi? Bisogna che v’affatichiate in persuader che tal discorso non vi giunga nuovo, e che l’avete trapassato come superfluo, e finalmente che non sia mio, ma d’altri, e già dismesso come rancido e muffo, e ch’in ultimo l’atterriate. Sia, dunque, questa la mia ragione per provare, il concavo lunare esser liscio, e non sinuoso. Sentiamo ora quella che producete voi per prova del contrario, e ricordiamoci che noi siamo in contesa degli elementi superiori, se sieno rapiti in giro dal moto celeste o no (ché tal è il vostro titolo della conclusione che voi impugnate, cioè: "Aër et exhalatio ad motum cæli moveri non possunt"), e ch’io ho detto di no, perché il concavo lunare è liscio, e questo ho provato per l’uniformità delle refrazzioni. Voi, provando il contrario, scrivete così: "Se si pone il concavo sinuoso, molto meglio si conserva la connession di tutti i corpi mobili, perché così al moto del cielo si muovono gli elementi superiori". Ma, signor Lottario, questo è quell’errore che i logici chiamorno petizion di principio, mentre che voi pigliate per conceduto quello ch’è in questione e ch’io di già nego, cioè che gli elementi superiori si muovano. Noi abbiam quattro conclusioni, due mie e due vostre. Le mie sono: "Il concavo è liscio", e questa è la prima; la seconda è: "Però gli elementi non son rapiti". Che il concavo sia liscio, lo provo per le refrazzioni delle stelle, e concludo benissimo. Le vostre sono, prima: "Il concavo è aspro"; seconda: "Però rapisce gli elementi". Provate poi che il concavo sia aspro perché così, al moto di quello, vengon rapiti gli elementi, e lasciate l’avversario nel medesimo stato di prima, senza niun vostro guadagno, il qual né più né meno persisterà in dire che il concavo non è aspro né rapisce gli elementi. Bisognava dunque, per isfuggire il