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intorno alle macchie solari ecc. | 87 |
men che gli altri chiari oggetti, glie ne sarai gratissimo, e massime se attentamente andrai considerando con qual maniera e fermezza di ragioni (nelle quali il caso parte alcuna aver non puote) venga il tutto trattato e stabilito. E se in private lettere, che, ben che scritte a persone di eminente dottrina, pur si scrivono in una corsa di penna, trovi tal saldezza di dimostrazioni, tanto più devi sperare di veder l’istesse materie e molte altre appresso ne’ particolari trattati del medesimo autore più perfettamente spiegate. Ora per tuo diletto ed utile si fanno a te publiche queste lettere. Gl’invidi e detrattori s’astenghino pur da tal lettura, non sendo scritte per loro; anzi, essendo dall’autore inviate privatamente a un solo, dotato di molta intelligenza e di mente sincera, non devo io con suo pregiudizio inviarle a persone contrariamente qualificate. Non però s’aspetta talmente il tuo favore ed applauso, che si ricusino le tue censure e contradizioni in quelle cose che dubbie e non ben confermate ti apparissero: anzi ti rendo certo che al Sig. Ga-
mi paiono lontani da ogni umanità, se alcune fresche cognizioni non mel vietassero. Crederò anco ch’insieme con altri molti d’intelletto libero e di mente sincera, nelle contemplazioni naturali cercando puramente della cognizione delle cose il vero, questo da altri palesato non altramenti riceverai, che se da te o tuoi ritrovato fosse, rendendo di leal gratitudine effetti convenevoli; poichè ovunque virtù s’annida e buona mente, resta indifferente l’affetto alla persona, siasi moderna o antica, famosa o meno celebrata1 abbia seguaci o no2 e solo movesi per la cosa stessa, o propria o di qualunque: per mezo della quale se l’intelletto3 il vero arriva, ne gode; altramente, della facilità e commodità cagionata dal diligente cereamente aggiutandosi, e a ciascuna occasione di sensato esperimento volentieri appigliandosi, son disposti4 sempre sottoporsi e accomodare i proprii motivi ed opinioni alla realtà delle cose, nè ardir mai di stiracchiare e sforzarsi d’aggiustar questa alli piantati ed ostinatamente radicati principii. Con disposizioni così lodevoli e giuste, senz’incorrere in alcuna indegna taccia, esercitando libera e schietta, e non servile ed impura, filosofia, potrà ogni nobil ingegno, e de’ sopra narrati nobilissimi celesti scoprimenti pascer l’intelletto, nova cognizione acquistando di sublime cose, e, avendone dottrina e diletto, godersi sempre l’osservazioni ed esperienze, ovunque prenderle lece. Prendano altri, se ciò non gli aggrada, da questi scoprimenti l’util che porge l’erudita discussione di molti particolari, già nella filosofia e matematica addormentati, ora eccitati
- ↑ «o meno celebrata» è sottolineato, e sopra si legge: «nella Peripatetica, Academica, altra setta o proprie speculazioni».
- ↑ «abbia seguaci o no» è indicato che si corregga in «abbia molti o pochi seguaci».
- ↑ «l’intelletto» è sottolineato, e sopra leggesi «la raggione».
- ↑ «e a ciascuna... disposti» è corretto in «a ciascuna... volentieri s’appiglia, disposto»; e «disposto» è poi corretto in «disposta» (cfr. nota 3).