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82 istoria e dimostrazioni

osservare le macchie in più d’un luogo, come in particolare nel Giardino Quirinale dell’Illustrissimo Sig. Cardinal Bandini, presente esso Sig. Cardinale con li Reverendissimi Monsignori Corsini, Dini, Abbate Cavalcanti, Sig. Giulio Strozzi ed altri Signori.

E come che si scorga esser a lui solo riservato non solamente li celesti scoprimenti insieme col mezo del conseguirgli, ma di più il penetrar con gli occhi della mente tutta quella scienza che d’essi aver si puote, stavasi con universal desiderio aspettando il parer suo circa di esse macchie: quando finalmente s’intese da’ Signori Lincei aver lui di tal materia pienamente scritto in alcune lettere all’Illustrissimo e Dottissimo Sig. Velseri privatamente inviate; quali avute, e visto che con una





novità!; glie lo faceva anco vedere, come fè’ nel Giardino Quirinale dell’Illustrissimo Cardinal Bandini, presente esso col Sig. Cardinal Bianchetti, Monsignor Agucchia, Monsignor Dini, Sig. Giulio Strozzi, Sig. Giovanni Demisiani ed altri1. E certo che ben spesso in Roma le avvenne esser, or di notte or di giorno, rapito da studiosi principi e schiere di dotti investigatori del vero, quando ne’ colloqui quando ne’ più elevati luoghi, a dimostrar con le ragioni e col fatto le cose celesti: onde, poco suo, tutto d’altri, vi fu per molte e molte settimane rattenuto ed impeditoli cortesemente il partire; nel quale lasciò qui a tutti, oltre il gusto, quella speranza che altrove anco lasciata aveva, di superar parimente la solar rocca principalissima2 con proporzionato assedio e concederla al publico. Quanto bramata si fusse da’ leali filosofi, ogn’uno il consideri dal gusto che sente l’umano intelletto nel posseder sottoposti a sua voglia oggetti sì nobili e sublimi, e dall’avvertir quant’importanti a’ buoni studii sono simili scoprimenti. S’aspettava con singolar desiderio, bisbigliandosi non poco delle macchie solari ne’ dotti ragionamenti e fuori e dentro le scuole3 secondo che più o meno notizia se ne spargeva, non lasciando però intanto molti di contemplarle secondo la via mostra, altri disputarne a suo modo, alcuni scriverne, come dell’altre cose dal Sig. Galilei4 scoperte: quando finalmente, saputo da’ Signori Lincei che il Sig. Galilei aveva di tal materia pienamente scritto in alcune lettere all’Illustrissimo e Dottissimo Sig. Velseri privatamente inviate, e visto che dette lettere con

  1. Le parole «col Sig. Cardinal Bianchetti» sono sottolineate: le parole «Monsignor Agucchia» sono cancellate: dopo «Monsignor Bini» è aggiunto, tra le linee, «Sig. Abbate Cavalcanti» : dopo «altri» è aggiunto, pur tra le linee, «a Monsignor Agucchia, e poi a Monsignor Illustrissimo Cesi lo mostrò disegnato»; ma queste parole sono in parte, e nell’intenzione di chi le scrisse dovevano esser tutte, cancellate, poiché è indicato che ad esse debba sostituirsi: «ad alcuni lo rappresentava in disegnandolo in carta, come fé’ a Monsignor Agucchia. In margine, e senza segno di richiamo che indichi dove debba essere inserito, si legge altresì «Monsignor Corsini» e, cancellato, «Sig. Omero T... Secretario di Bandini».
  2. «rocca principalissima» è indicato che si corregga in «principalissima rocca».
  3. «ne’ dotti ragionamenti e fuori e dentro le scuole - è indicato che si corregga in «e fuori e dentro le scuole, e ne’ dotti ragionamenti».
  4. Sig. Galilei è sottolineato, e sopra «Sig.» si legge «detto».