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in proposito del prendere la longitudine |
nell’istessa navigazione, a qual si voglia ora della notte, in certezza della vera longitudine, ed in consequenza del vero sito dove la nave si trova; e questo per dieci mesi di ciascheduno anno, avvenga che per due mesi al più restano tali nuove stelle invisibili, che è in quel tempo che il Sole si trova a loro vicino.
Io farò vedere le nominate stelle a S. M. ed a chi quella comanderà; mostrerò i loro movimenti, le continue mutazioni di aspetti, cioè le congiunzioni, separazioni, eclissi ed altri accidenti, sera per sera, per quanto le piacerà, previsti e disegnati da me lungo tempo avanti, onde ciascheduno resti sicuro della certezza delle mie predizioni e della giustezza delle mie tavole e calcoli; insegnerò non solo l’uso, ma la composizione di esse tavole, ed il modo di aggiustarle in tutti i secoli a venire; dichiarerò l’applicazione di queste celesti osservazioni alla esatta e puntuale descrizione di tutti i regni di S. M., e di tutti i continenti, mari ed isole del mondo, e finalmente il modo di servirsi di tali mie invenzioni anco nell’istessa navigazione, sì che altri in ogni tempo sia certo del luogo dove ei si ritrova: invenzione proporzionata solamente alla grandezza della Corona di Spagna, la qual sola circonda con i suoi regni tutto il globo terreno.
FINE DEL VOLUME QUINTO.