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346 | lettera |
congreget colligatque dispersa. E poco più a basso scrive dell’istesso Sole: Si enim Sol hic, quem videmus, eorum quae sub sensum cadunt essentias et qualitates, quamquam multae sint ae dissimiles, tamen ipse, qui unus est aequabiliterque lumen fundit, renovat, alit, tuetur, perficit, dividit, coniungit, fovet, foecunda reddit, auget, mutat, firmat, edit, movet, vitaliaque facit omnia, et unaquaeque res huius universitatis, pro captu suo, unius atque eiusdem Solis est particeps, causasque multorum, quae participant, in se aequabiliter anticipatas habet; certe maiore ratione etc. Essendo, dunque, il Sole e fonte di luce e principio de’ movimenti, volendo Iddio che al comandamento di Iosuè restasse per molte ore io nel medesimo stato immobilmente tutto ’l sistema mondano, bastò fermare il Sole, alla cui quiete fermatesi tutte l’altre conversioni, restarono e la Terra e la Luna e ’l Sole nella medesima costituzione, e tutti gli altri pianeti insieme; né per tutto quel tempo declinò ’l giorno verso la notte, ma miracolosamente si prolungò: ed in questa maniera col fermare il Sole, senza alterar punto o confondere gli altri aspetti e scambievoli costituzioni delle stelle, si potette allungare il giorno in Terra, conforme esquisitamente al senso literale del sacro testo.
Ma quello di che, s’io non m’inganno, si deve far non piccola stima, è che con questa costituzione Copernicana si ha il senso literale apertissimo e facilissimo d’un altro particolare che si legge nel medesimo miracolo; il quale è, che il Sole si fermò nel mezo del cielo. Sopra ’l qual passo gravi teologi muovono difficoltà: poi che par molto probabile che quando Giosuè domandò l’allungamento del giorno, il Sole fusse vicino al tramontare, e non nel meridiano; perchè quando fusse stato nel meridiano, essendo allora intorno al solstizio estivo, e però i giorni lunghissimi, non par verisimile che fusse necessario pregar l’allungamento del giorno per conseguir vittoria in un conflitto, potendo benissimo bastare per ciò lo spazio di sette ore e più di giorno che rimanevano ancora. Dal che mossi gravissimi teologi, hanno veramente tenuto che ’l Sole fusse vicino all’occaso;
18-19. esquisitamente a quello che dicono le parole del sacro testo — 21-22. si ha cognizione d’un altro particolare — 29-30. conseguir la vittoria —
1-2. dispersa et paulo inferius, de Sole rursus haec addit: Si enim, S — 3. qualitates quaeque multae, S — 4. est aequaliterque lumen, s — 9. Sole fonte, G — principio di movimento, s — 13. Terra e Luna, G — 30. benissimo per ciò bastare lo spazio, G. Ma in questa trasposizione non concordano né gli altri codici nè la stampa. —