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256 frammenti attenenti alle lettere

tanto ingrandir la sfera, che ’l tempo maggiore al tempo minore non avesse proporzion minore di quella che ha la maggior linea passata alla minore, perchè tal proporzione si osserverebbe solamente quando la detta sfera fosse infinita. E per più chiara intelligenza di quanto dico, intendansi 2 macchie traversare il disco solare, una per lo centro, passando per la linea BA, e l’altra per la linea LD, remota dal centro, sì che l’arco BL sia gradi 30: prima è manifesto, che quando le macchie fossero contigue al Sole ed il Sole si rivolgesse in sè stesso, quelle passerebbono nel tempo stesso le linee BA, LD1.

Un’altra dimostrazione2 possiamo cavare pur da un altro particolare della sua medesima osservazione: il quale è, che la medesima macchia μ, apparsa vicino alla circonferenza molto sottile, intorno al mezo poi si mostrò 6 o più volte più grossa; il quale accidente non seguirebbe se il suo movimento fosse notabilmente lontano. Il che fa- remo così manifesto.

Sia la macchia x gradi 3.20’; la sua suttesa sarà 5814 parti di quali il semidiametro del corpo solare contiene 100000: intendasi l’arco abd esser gradi 11.20’; sarà il suo sino verso aco 1950: e ponendosi l’arco ab gradi 8, acciò che il rimanente bd sia gradi 3.20’, quanta si suppone esser la larghezza della macchia, sarà il sino verso ac 973, ed il rimanente co 977. Dal che aviamo, la macchia x in bd apparirci molto sottile, ciò è la sesta parte di quello che si mostrò verso ’l mezo del disco, ed aviamo l’intervallo ac tra essa e l’estremità del , prossimamente eguale alla grossezza della macchia; che sono tutti i requisiti particolari acconciamente rispondenti all’osservazione di Apelle. Or vegghiamo se sia possibile che tali particolari potessero accadere ponendo la conversione delle macchie remota dal globo del Sole per la ventesima parte del suo semidiametro solamente.

Pongasi, dunque, il semidiametro di tale sfera maggiore di quel del Sole la ventesima parte, sì che fa sia 5000 di quali tutto ’l semidiametro am è 100000, ed fm 105000. Ma di quali fm è 100000, sarà fa 4762, ed ac 927, ed oc 930, ed fac 5689, ed faco 6619; e l’arco fe

1. magiore — 23-24. tra essa ell’estremità
  1. Mss. Galil., Par. III, T. X, car. 76 r.
  2. Cfr. pag. 213-214.