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avvertimento. | 19 |
da Galileo nel giugno, luglio e agosto 1612, i quali accompagnano la seconda Lettera, e le tavole delle costituzioni dei pianeti Medicei per il marzo, aprile e i primi otto giorni del maggio 1613, che tengono dietro alla terza. La breve Poscritta, concernente queste tavole, con cui termina il volume dell’Istoria e Dimostrazioni fu ripubblicata soltanto di su la stampa, poichè non sappiamo che se ne sia conservato verun manoscritto; tuttavia anche qui rettificammo, e annotammo appiè di pagina, alcune forme men buone, avendo già corretto tante volte, con l’appoggio dell’autografo, quelle medesime forme nelle Lettere.
All’Istoria e Dimostrazioni abbiamo da ultimo fatto seguire una serie di frammenti, attenenti allo stesso argomento, che rinvenimmo, quasi tutti autografi di Galileo1 nel più volte citato Tomo X della Parte III dei Manoscritti Galileiani2, e che veggono ora per la prima volta la luce. Consistono essi, anzitutto, nei disegni delle macchie osservate dal Nostro in parecchi giorni del febbraio, marzo, aprile e maggio 1612; in alcuni dei quali disegni il lettore riconoscerà facilmente quelle macchie, le cui mutazioni Galileo descrive e riproduce con un’elegante figura nella prima Lettera3. Negli altri frammenti ravvisiamo di quegli appunti coi quali il Nostro era solito annotare, in forma ora brevissima, ora più ampia e simile ad una prima stesura, i pensieri che gli brillavano alla mente e che poi svolgeva e collocava a suo posto nello stendere l’opera: il contenuto infatti di quasi tutti questi frammenti si ritrova nelle Lettere, anzi alcune volte è passato in esse non solo il pensiero, ma, con lievi ritocchi, anche la forma di cui qui è rivestito. Noi li abbiamo disposti secondo l’ordine con cui s’incontrano nelle Lettere i passi corrispondenti, che, per comodo del lettore, abbiamo richiamato nelle note4.
- ↑ Non sono autografi di Galileo, ma frammisti ad autografi suoi, i frammenti che pubblichiamo a pag. 259, lin. 14 — pag. 260, lin. 8.
- ↑ I disegni delle macchie, che riproduciamo in facsimile a pag. 253-254, sono a car. 68t. 70r.; per ciascuno degli altri frammenti indichiamo di volta in volta, in nota, le carte del manoscritto alle quali si leggono.
- ↑ Cfr. pag. 107.
- ↑ Appiè di pagina indichiamo alcuni materiali errori di penna e qualche tratto cancellato, che s’incontrano nell’autografo.