E giocar d’invenzione, e ’ndovinare;
E se tu non puoi ire a dirittura, 15Mill’altre vie ti posson aiutare.
Questo par che c’insegni la natura,
Che quand’un non può ir per l’ordinario,
Va dret’a una strada più sicura.
Lo stil dell’invenzione è molto vario; 20Ma per trovar il bene io ho provato1
Che bisogna proceder pel contrario:
Cerca del male, e l’hai bell’e trovato;
Però che ’l sommo bene e ’l sommo male
S’appaion com’i polli2 di mercato. 25Quest’è una ricetta generale:
Chi vuol saper che cosa è l’astinenza;
Trovi prima3 che cosa è ’l carnovale,
E ponga tra di lor la differenza;
E volendo conoscer i peccati, 30Guardi se ’l prete gli dà4 penitenza;
E se tu vuo’ conoscer gli5 sciaurati,
Omacci tristi e senza discrizione,
Basta che tu conosca i preti e’ frati,
Che son tutti bontà e divozione: 35E questa via ci fa toccar il fondo6,
E sciogl’il nodo7 alla nostra questione.
Io piglio un male a null’altro secondo,
Un mal che sia cagion de gli altri mali,
Il maggior mal che si trovi nel mondo8; 40Il quale ognun che vede senz’occhiali,
Che sia l’andar vestito, tien per certo;
Questo lo sanno in sino gli9 animali,
Che vivono spogliati e allo scoperto;
E sia pur l’aria calda10 o ’l tempo crudo, 45Non istan mai11 vestiti12 o al coperto.