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40 diversi fragmenti


diante la gravità di essa aqqua in relazione all’aria. Ma io non voglio che ei tuffi la detta lance sotto l’aqqua, ma che solamente faccia che la sua inferior superficie tocchi la superficie dell’aqqua; cominci poi ad aggiugner peso all’altra lance, che pende in aria: e vedrà che, abbassandosi questa, l’altra si solleverà, ma seguita da l’aqqua sua contigua, la quale, avanti che si separi dal piano della lance, si alzerà quanto è una costa di coltello, e resisterà al peso di molti e molti grani e carati che si aggiugneranno all’altra lance; sin che finalmente il peso dell’aqqua sollevata e la compressione dell’aria ambiente sciorranno la continuazione delle due superficie, nel quale scioioglimento l’altra lance aggravata darà un gran tracollo. Simile appunto appunto è il contatto dell’aria con la superficie superiore della laminetta o tavoletta di ebano, ed in simile maniera l’aria segue, oltre i confini dell’universal superficie dell’aqqua, la superficie di essa tavoletta, la quale sotto i detti confini si avvalla: e sì come chi volesse affermare che i pesi della lance posta in aria non contrappesassero altro che il primo peso che fu posto nell’altra lance, e che non l’aqqua aderente, ma la figura, la ritenesse da l’esser sollevata da la giunta de i nuovi pesi dell’altra lance, e volesse pur sostenere che altro peso non si contrappesasse che il primo ingravito non dall’aqqua ma dalla figura1, direbbe una sciocchezza; così appunto il dubitare se l’aria, che dentro all’arginetto dell’aqqua sta congiunta con la tavoletta, accresca leggerezza all’ebano, e se quello che in questo atto si adopera sia il semplice ebano, pur si pesi, per così dire, l’ebano con di molta aria, è proprio una leggerezza. Pongasi, dunque, il puro ebano in aqqua, conforme al nostro detto2 e non un composto d’ebano e di aria, e vedrassi la verità della mia conclusione: che pur dovriano saper gli avversarli che tanto per appunto resiste e, per così dire, pesa l’aria all’in giù nell’aqqua quanto l’aqqua all’in su nell’aria, e l’istessa fatica ci vuole a mandare sott’aqqua un pallone pien d’aria, che ad alzarlo in aria pieno di aqqua3. Io prego in cortesia alcuno degli avversarli a dirmi, qual giudizio averiano fatto di me, se, quando fusse nata tra noi contesa se più facilmente si solleva in aria una palla

5. solleverà da l’aqqua ma
  1. Da «e volesse» a «figura» è aggiunto in margine.
  2. «conforme al nostro detto» è aggiunto in margine.
  3. Da «chè pur dovriano» ad «aqqua» è aggiunto in margine.