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38 | diversi fragmenti |
il solido A0; tendente al basso, quanta
Ma per confermare maggiormente quanto io dico ed affermo, eleggasi un legno del quale una palla venga dal fondo dell’aqqua alla superficie più lentamente che non va al fondo una palla di ebano dell’istessa grandezza, per lo che non si possa dubitare che la palla di ebano più prontamente divida l’aqqua descendendo, che quella dell’altro legno ascendendo; e sia, per essempio, quest’altro legno il noce. Facciasi di poi un’assicella di noce simile a quella di ebano degli avversarli, la quale resta a galla; e se è vero che questa di ebano resti a galla mediante la figura impotente, per la sua larghezza, a fender la crassizie dell’aqqua, senza dubbio quella di noce, messa nel fondo, vi resterà, come manco atta, per il medesimo impedimento di figura, a dividere l’istessa resistenza dell’aqqua. Ma se noi troveremo e per esperienza vedremo, che non solamente la tavoletta, ma qualunque altra figura, di noce verrà a galla, sì come indubitatamente vedremo e troveremo1, di grazia cessino gli avversarli di attribuire il supernatare dell’ebano alla figura dell’assicella, poi che la resistenza dell’aqqua è l’istessa tanto all’in su quanto all’in giù, e la forza del noce al venire a galla è minore assai che la forza dell’ebano all’andare al fondo2. Anzi, di più, dico che, se noi considereremo
- ↑ «sì come.... e troveremo» - è aggiunto in margine.
- ↑ Qui segue sotto le cancellature: «Anzi non pur vedremo questo, ma, di più, se noi piglieremo il gravissimo metallo, circa venti volte più grave dell’aqqua [segue cancellato il quale], una palla del quale velocissimamente e con grandissima forza va al fondo, ed, all’incontro, prenderemo cera pura o altra materia meri grave dell’aqqua manco di uno per cento, si che con grandissima tardità e con minima forza una palla di tal materia venga dal fondo a galla, potremo fare una sottil falda di oro, la quale, posata sopra l’aqqua, reati senza descendere, ma non si farà già mia quanto si voglia sottil falda di cera o dell’ altra materia, la quale resti mai al fondo. Non è, dunque, la figura causa del supernatare nell’ebano o nell’oro. Non è, dunque, la figura assoluta cagione del