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di accademico incognito. | 189 |
tenderemo due moli di acqua eguali, e, per esempio, di 10 libbre l’una, delle quali una si ghiacci e si riduca in minor mole, già il suo peso non sarà sciemato, non diminuendo la sustanza dell’acqua ma solo condensandosi, anzi, più presto, sarà divenuta in specie più grave, mediante la diminuzion della mole e la mistione de gli aliti freddi e terrestri; sì che almeno peserà le medesime 10 libbre, quanto pesa ancora l’altr’acqua: ma un corpo che, sendo in mole minor d’un altro, pesa quanto quello, è in specie più grave di lui: adunque il ghiaccio sarà in specie più grave dell’acqua, e però non potrà galleggiare: al che repugna l’esperienza. E chi volesse meglio comprendere come è impossibil cosa che un misto d’aria e d’acqua condensata galleggi, tuttavolta che la mole di tal misto sia minore della mole dell’acqua avanti la mistione e condensazione, potrà fare la seguente esperienza. Prenda una boccia di vetro di quelle che noi vulgarmente chiamiamo buffoni, e mettavi dentro tant’acqua che appena resti senza sommergersi, sì che una sola gocciola di più lo mandasse al fondo; di poi pesi l’acqua in esso contenuta, la quale sia, per esempio, 4 libbre; e votata l’acqua, pongavi libre 4 d’argento vivo, il quale occuperà nel vaso appena una delle 15 parti di quello che occupava l’acqua, ed il resto sarà pieno d’aria, e sarà fatto un composto di una gran quantità d’aria e d’una piccola mole d’argento vivo, il quale, quanto appartiene alla gravità, opererà l’istesso che se le 4 libbre d’acqua si fossero condensate e ridotte a un quindicesimo della sua prima mole; torni poi a metter la boccia nell’acqua, e vedrà che ella, come prima, starà per sommergersi all’aggiunta d’una sola gocciola. E perchè questo composto d’argento vivo e d’aria è in mole eguale per appunto alle 4 libbre d’acqua, e sta come quelle su l’affondarsi, è manifesto che, riducendolo in mole un poco minore, andrà senz’altro in fondo. Non è, dunque, possibile far un misto d’aria e d’acqua, quanto si voglia condensata, il quale galleggi, se la mole sua non divien maggiore della mole della medesima acqua sola avanti la sua condensazione.
[pag.154,lm.7-8] Ma non però assolutamente etc.; leggasi sino a: posto in fondo dell’acqua. Tra i luoghi che forte mi hanno fatto dubitare che l’Accademico abbia scritte queste Considerazioni più presto per tentar l’Autor del Discorso, che perchè egli abbia creduto di scriver cose vera-