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170 | considerazioni |
f. 37 [pag. 100, lin. 31]: Il rame, figurato in forma di vaso) Ecco verificarsi, la figura esser cagione del galleggiare. Poiché le sponde del vaso proibendo all'acqua il natural suo flusso, ella più facilmente si conserva unita in sè stessa, nè può scacciarne l'aria che vi è dentro. Ma questi ripari retinenti l'acqua non si trovano altrimente nella assicella piana[57].
f. 39 [pag. 102, lin. 29]: È, dunque, tra l'aria e gli altri corpi) Una politissima pietra, che si unisse perfettamente con un'altra superiore, restarebbe attaccata a quella, nè si potrebbon, almeno senza gran violenza, dividere e disgiungere in un tempo tutte le parti loro; perchè, non potendo nello stesso momento penetrar l'aria, non che altro corpo, per tutto lo spazio di mezzo tra esse, si verrebbe a dare il vacuo, repugnantissimo alla natura, ancorché forse dal Sig. Galileo non negato: ma tirandola a poco a poco da una banda, facilmente si separerebbono, entrando l'aria successivamente ne' lati, mentre si spiccano. E questa congiunzione de' corpi non può nascere da altra affinità tra loro, poiché la stessa unione sarebbe[58] ancora tra i corpi non solo dissimili ma contrarii, ma da quelle ragioni naturali per le quali si proibisce il vacuo in questa fabrica mondiale.
[pag. 103, lin. 20]: In oltre, qual resistenza) Maggior resistenza fa l'acqua alla di- visione nella superficie che nel suo mezzo, come più difficile è lo incominciare il moto che il continuarlo; e maggiori forze esteriori concorrono a muovere il corpo nel mezzo che dalla superficie, come è detto di sopra; e, generalmente, là dove l'acqua sarà più crassa e più densa, maggiore, verso questo rispetto, sarà la resistenza[59].
f. 40 [pag. 103, lin. 28-29]: doppo il 4° o 6° giorno) Ritorcendo l'argomento, si può domandare: Perchè stanno quelle minutissime arene quattro o sei giorni a finire di calare al fondo, se non per la {{spaziato|repugnanza dell'acqua{{spaziato|[60]? S'aggionge ancora che, contenendo l'acqua torbida molte parti terrestri, se ne fa quasi, come si dice, un misto imperfetto, non solo per aggregazione, ma non senza qualche alterazione. Ma tra per il moto, tra per la qualità dell'ambiente, tra per la reduzione naturale alla propia qualità ed al propio luogo, si separano a poco a poco dall'acqua le parti più terree e discendendo s'uniscono nel propio luogo, e, per contrario, l'acqua si unisce si rischiara e si perfezziona.
[57] se non vi si trovassero, l'acqua scorrerebbe subito.
[58] si trova1
[59] ma, se vi è differenza, nella superficie è men crassa.
[60] non è repugnare alla divisione, ma ritardare il moto; perchè se vi fosse la repugnanza, non calerebbono mai.
32. vi trovassero —
- ↑ Allo stesso passo, a cui si riferisce questa postilla, Galileo aveva puro annotato, e poi cancellò: «ella ben vi è, e l'aria e 'l fuoco tireranno seco l'acqua o la terra.»