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168 considerazioni


telica, la quale, bene intesa, si trova molto ben fondata ne’ principii naturali e sensati. Diciamo, dunque, che l’acqua, come tutte l’altre cose, per naturale inclinazione al propio conservamento, volentieri si unisce e difficilmente si disunisce nelle sue parti: e perciò la veggiamo, sopra il piano secco ridursi subito a forma sferica, e, per contrario, spandersi sopra l’umido; e quindi avviene che sopra la tavoletta bagnata, per esser fatta simile a sé, facilmente trascorre, non perchè sia levato l’impedimento che le faceva l’aria sopra la tavoletta asciutta; la qual aria, essendo molto più tenue e fluida dell’acqua e stando nel proprio elemento, averebbe più facilmente ceduto co ’l ritirarsi in sé stessa, se più tosto l’acqua, ritenendosi quanto più può in sé stessa, non fusse cagione che l’aria descendesse dentro gli arginetti. Nel caso nostro, dunque, posto un corpo grave in figura larga sopra l’acqua, come la mole dell’acqua sotto quella figura è maggiore[52], così fa maggior resistenza al detto mobile dividente, onde, benché ceda alquanto alla durezza[53] e gravità di esso, se ne rifugge però alle estremità e, per sua natura, non violentata dall’aria, s’unisco nelle sponde e resiste con la sua mole e crassezza all’intera divisione e separazione[54], mentre che da altra cagione esterna non è su-

        [52] tanto farà una rete di fìl di rame; e l’acqua sottoposta e da dividersi sarà pochissima.

[53] durezza, perchè tanto farà una u... piena d’acqua.

[54] una buona quantità d’acqua sopra un piano si ritiene senza spandersi; ma se con la punta di un ago, partendosi dal? estremità di essa, si noterà una sottilissima strada bagnata, tutta l’acqua scorrerà per detta strada, ed in conseguenza le sue parti in estremo si disuniranno, e quasi in un lungo e sottil filo si fileranno; e ciò perchè non hanno a rimuover aria.

[55] si faranno tavole grosse 2 braccia, acciò la divisione sia intera. Se l’acqua sottoposta alla tavola si ritira alle sponde, è forza che le sue parti si dividano; e se così è, perchè non seguita di dividersi?

quest’intera separazione e divisione è una semplicità; perchè io farò una piramide, che ara diviso con tutta la sua base, anzi con tutta la sua mole, e pur non descenderà, in virtù dell’arginetto fatto intorno alla sottilissima sua punta.

Si è trovato nuovamente il refugio della divisione intera, della quale integrità non mai da Aristotile né da altri, sino al? anno 1612, è stata fatta menzione: ma si leverà anco questa debolissima ritirata col dire all’Accademico ch’e’ determini quanto deva esser profondn questa apertura, acciò che l’aqquisti nome d’intera divisione, e ri-