giero né tenere sospeso il corpo grave, ma davantaggio l’aggraverà e lo sospingerà verso il centro.
Secondariamente, domandiamo all’Autore: Non è l’aria elemento più tenue e meno atto a resistere, sì per sua natura, sì per benefizio dell’universo, che non è l’acqua
[42]? 3. e l’acqua, per lo stesso Autore, non sta così attaccata a gli altri corpi come l’aria? perchè, dunque, l’acqua non trae più tosto a basso almeno non sostiene la tavoletta, come l’aria la sospende
[43]? 4. Con
qual filosofia[44] possiam dare all’aria tanta forza sopra l’acqua, e da chi le vien communicata virtù tanto maggiore, che possa impedire a gli arginetti dell’acqua, elevati d’intorno al solido, il flusso naturale sopra di esso? 5. Non è proprio luogo dell’acqua lo stare sotto l’aria? ed, all’incontro, dell’aria lo star sopra l’acqua? Come, dunque, centra la propenzione naturale di questi elementi e centra la contiguità de’ naturali luoghi, l’aria impedisce lo scorso dell’acqua sopra il solido grave posto tra loro, il quale ancora sarà talvolta, come nelle qualità moventi così nelle qualità alteranti, più simigliante all’
acqua che all’aria[45]? 6. Se l’aria naturalmente ha questa forza particolar calamitica sopra la tavoletta asciutta, come la perde colà sopra la tavoletta bagnata, dovendo nel luogo naturale, ch’è l’acqua, più tosto conservarla che perderla
[46] e più tosto perderla che conservarla sopra il corpo secco, contrario alla sua naturale umidità? 7.
Dato che l’aria abbia questa virtù, perchè più tosto ritiene
a galla l’ebano il piombo e l’oro in falde larghe, che non fa i medesimi solidi in forma rotonda, posti in una loro piccola estremità sopra il piano dell’acqua e circondati quasi d’ogni intorno dalla stessa aria
[47]? 8. Se l’aria opera questo sostentamento nelle figure
quadre solamente[48], dunque bisogna confessare che la stessa figura sia cagione in qualche
[42] è vero; e però molti corpi vi si muovono più velocemente. Sed quid ad rem?
[43] perchè l’acqua non descende nell’acqua, e l’aria vi ascende; e perchè l’acqua sollevata estrude il corpo, che cerca di sollevarla più.
[44] È sciocchezza il cercar filosofia che ci mostri la verità di un effetto meglio che l’esperienza e gli occhi nostri.
[45] e pur è così.
[46] e pur è così. Non la perde; ma, come la tavoletta bagnata è finita di entrar nell’acqua, la superficie dell’acqua che bagnava la tavoletta si unisce con la superficie dell’acqua ambiente, e la tavoletta descende, e l’aria resta contigua alla medesima acqua di prima.
[47] e pur ritien quelle, e non queste; anzi pur ritien tutte le figure, ogni volta che l’aria sia tanta, che faccia il composto men grave dell’acqua.
[48] volete dir piane.