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di accademico incognito. 159


dell’acqua e de’ solidi, senza più far menzione della sopradetta resistenza, la quale depende non poco dalla figura del corpo grave postole sopra.

f. 10 [pag. 70, lin. 34-35]: e tanto più, quanto il vaso, nel quale si contiene l’acqua, è più stretto) Come la larghezza è cosa diversa dalla grossezza così paiono due cose diverse considerare quanta parte d’un corpo grave si sommerga nell’acqua, rispetto alla lor gravità, e considerare quanto si innalzarebbe l’acqua già occupante quello spazio che poi dal corpo sommerso viene ingombrato; elevandosi più meno, secondo la proporzione della mole dell’acqua alla larghezza ed altezza de’ lati del vaso, i quali la ritengano che non si spanda, ed insieme co’ lati del corpo immerso, quasi con moti collaterali e contrarii, premendola, la sforzano a far un terzo moto all’insù[19].

     f. 23 [pag. 86, Un. 12-13]: Tuttavia non si troverà mai corpo alcuno il quale non ascenda molto più velocemente nell'acqua che nell'aria) Confessando l’Autore la resistenza del mezzo con l’esempio del moto trasversale della mano, confessa ancora che l’acqua, per la sua densità, resista più della aria alla divisione; e questa ragione e resistenza della densità del mezzo milita parimente nelle esalazioni calde ed ignee: le quali dato che si muovessero più velocemente nell’acqua per la maggior contrarietà che hanno tra loro[21], onde anco quelle più si uniscono, non per questo si ha da negare la resistenza del mezzo più denso[22]; non si stimando inconveniente che nella medesima cosa dove variano le circonstanze, si affermino per diversi rispetti diverse proposizioni. Ma la verità dell’assunto paté non piccol dubbio: 1. per l’esperienza delle cose ignite ed altre che son mosse o nascano da quelle; le quali con maggior impeto e più lontano anderanno, muovendosi per l’aria che per l’acqua[23]: di poi, esse e l’acqua scam-


[19] come la grossezza è diversa dalla larghezza, bisogna che la sia o lunghezza, o profondità, ciò è che siano l'istesso grossezza e lunghezza, o vero grossezza e profondità.

[20] non ci sono moti laterali; e movendo il solido verso le sponde, niente si alzerà, ma sì ben abbassandolo.

l’Autore che credeva di aver osservata una inopinata considerazione, e voi la emendate, e con tanta leggiadria la spiegate tanto meglio.

[21] altra volta vuole che la similitudine ed amicizia sia cagione di velocità.

[22] la resistenza del mezo impedisce i moti che hanno il movente congiunto.

[23] quest’impeto, col quale il fuoco muove con tanta velocità, non ha che far niente con la propensione di ascendere. Il che è manifesto:

        31. la spiegata